È nato un pullo sul tetto del palazzo della Regione Lazio: puoi scegliere il nome (e guardarlo mentre cresce in diretta)
Un nido speciale nel cuore di Roma: sul tetto del palazzo della Regione Lazio è nato un pullo di falco pellegrino, evento che ha suscitato entusiasmo tra cittadini e amanti della natura. Protagonisti della vicenda sono Marte e Venere, una coppia di falchi che da anni frequenta la zona, ma che solo ora ha coronato...

Un nido speciale nel cuore di Roma: sul tetto del palazzo della Regione Lazio è nato un pullo di falco pellegrino, evento che ha suscitato entusiasmo tra cittadini e amanti della natura. Protagonisti della vicenda sono Marte e Venere, una coppia di falchi che da anni frequenta la zona, ma che solo ora ha coronato con successo il proprio tentativo di riproduzione.
Tutto è iniziato a marzo, quando un addetto alla vigilanza antincendio ha notato alcune uova nascoste sotto ai pannelli solari del tetto. La scoperta ha attivato l’intervento di tecnici naturalisti e ornitologi, che hanno verificato la presenza di quattro uova. Per monitorare la situazione, è stata installata una telecamera che ha seguito la cova della femmina e l’attività della coppia, mentre il nido veniva leggermente modificato con sabbia e coperture per proteggerlo dalla pioggia.
I nomi papabili
Il tanto atteso lieto evento è arrivato il 15 aprile, con la nascita di un solo pulcino, mentre le altre uova purtroppo non si sono schiuse. Subito dopo, sono state posizionate due webcam per permettere a tutti di seguire in diretta streaming l’evoluzione del piccolo falco. Il video è accessibile sul sito parchilazio.it, dove è possibile anche rivedere il timelapse dei momenti più emozionanti.
Per coinvolgere i cittadini, è stato lanciato un contest online per scegliere il nome del nuovo arrivato. In lizza ci sono tre opzioni maschili (Enea, Castore, Tarquinio) e tre femminili (Circe, Diana, Velia). Il sesso del pullo sarà determinato nelle prossime settimane, in occasione dell’inanellamento.
Il falco pellegrino è noto per la sua straordinaria velocità, che in picchiata può superare i 300 km/h. Si tratta di un rapace diurno che depone da due a cinque uova e nidifica di solito su pareti rocciose. Edifici alti, come quello della Regione, offrono un habitat ideale per la caccia e la protezione del nido. Un piccolo miracolo che presto volerà alto sopra la città, ricordandoci che la biodiversità urbana è possibile e preziosa.
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