Dl sicurezza, ecco 14 nuovi reati

Introdotte almeno quattordici nuove fattispecie di reato, tra cui occupazione abusiva di immobili, detenzione di materiale con finalità di terrorismo e rivolta all’interno di un istituto penitenziario. Pene inasprite per nove reati già esistenti. Mentre si allungano da dieci a trenta giorni i termini per proporre appello contro la decisione dei giudici di prevenzione; e […] L'articolo Dl sicurezza, ecco 14 nuovi reati proviene da Iusletter.

Apr 15, 2025 - 15:29
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Dl sicurezza, ecco 14 nuovi reati

Introdotte almeno quattordici nuove fattispecie di reato, tra cui occupazione abusiva di immobili, detenzione di materiale con finalità di terrorismo e rivolta all’interno di un istituto penitenziario. Pene inasprite per nove reati già esistenti. Mentre si allungano da dieci a trenta giorni i termini per proporre appello contro la decisione dei giudici di prevenzione; e ciò per le misure non solo personali ma anche patrimoniali come sequestro, confisca, amministrazione giudiziaria di beni e controllo giudiziario di aziende; non variano, invece, i termini per proporre ricorso per cassazione. È entrato in vigore sabato 12 aprile il decreto-legge 11/04/2025, n. 48, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11/04/2025, n. 85: dopo essere stato presentato dal Governo come disegno di legge oltre un anno fa, il testo è stato trasfuso con una serie di modifiche nel provvedimento d’urgenza. Contro il dl sicurezza e per le carceri che scoppiano l’Unione delle Camere penali delibera l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria per i giorni 5, 6 e 7 maggio.

Giro di vite. Mai così numerose le disposizioni penali in un solo decreto: dalla stretta sull’accattonaggio alle aggravanti per le truffe agli anziani, dagli sgomberi-lampo per le case occupate all’autorizzazione per gli agenti dell’intelligence sotto copertura a dirigere gruppi terroristici. E poi la restrizione sulla coltivazione della canapa, il sostegno economico per le spese legali di agenti e militari che affrontano procedimenti penali e le body-cam per le forze dell’ordine.

Indicazioni dall’alto. Sono tuttavia cadute le misure più controverse segnalate dal Quirinale, a partire dal carcere per le donne incinte: il giudice può valutare le preminenti esigenze del minore anche di fronte a una condotta grave della madre. Per i migranti che sbarcano in Italia è sufficiente presentare il documento d’identità per ottenere una sim telefonica. Nell’aggressione o resistenza a pubblico ufficiale non c’è più la prevalenza automatica delle circostanze aggravanti. Definite meglio le condotte di resistenza, anche passiva, dentro le carceri. Le pubbliche amministrazioni non sono più obbligate a collaborare con i servizi di sicurezza.

Rischio d’incostituzionalità. Esprime «preoccupazione», intanto, l’associazione italiana dei professori di diritto penale: «Le disposizioni penali entrano immediatamente in vigore, senza un periodo di vacatio (i classici 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, ndr), che ne consenta la previa conoscibilità, come imposto dal principio di colpevolezza di cui all’articolo 27, commi 1 e 3, della Costituzione». Mentre il Governo dopo il Consiglio dei ministri ha precisato che si tratta di norme che non si potevano «più rinviare, per rispettare gli impegni presi con i cittadini», l’Aipdp sospetta l’incostituzionalità del decreto legge: le effettive ragioni di necessità e urgenza, scrive l’associazione che riunisce duecento prof di tutta Italia, sono quanto meno dubbie dopo che all’esame del disegno di legge è stato dedicato un centinaio di sedute fra Camera e Senato, mentre la riserva di legge in materia penale indicata dalla Costituzione «impone un ricorso ancora più limitato alla decretazione d’urgenza».

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