“Diventate consulenti integrali”, l’appello di Papa Francesco
Un ricordo del pontefice di Deloitte “Il consulente di oggi, consapevole del proprio ruolo, è chiamato a proporre e argomentare indirizzi nuovi per sfide nuove”. A sostenerlo è stato Papa Francesco in un incontro del settembre 2022 con una delegazione di Deloitte Global. A ricordare le sua parole con un comunicato è stata la stessa... Leggi tutto

Un ricordo del pontefice di Deloitte
“Il consulente di oggi, consapevole del proprio ruolo, è chiamato a proporre e argomentare indirizzi nuovi per sfide nuove”.
A sostenerlo è stato Papa Francesco in un incontro del settembre 2022 con una delegazione di Deloitte Global. A ricordare le sua parole con un comunicato è stata la stessa Deloitte
“La notizia della morte di Papa Francesco ci addolora enormemente”, ha detto l’amministratore delegato Fabio Pompei, che ha aggiunto “Ci lascia un uomo straordinario. Ricordiamo le parole del Santo Padre quando nel settembre del 2022 ha ricevuto una delegazione di Deloitte Global. Parole con le quali ci esortava ad essere “consulenti integrali: per cooperare a ri-orientare il modo di stare su questo nostro Pianeta che abbiamo fatto ammalare, nel clima e nelle disuguaglianze”.
Ecco un estratto del discorso di Papa Francesco
Gli schemi vecchi hanno funzionato solo in parte, in contesti diversi. Chiamerei questa nuova generazione di consulenti “consulenti integrali”. Si tratta di esperti e professionisti che tengono conto delle connessioni tra i problemi e le loro rispettive soluzioni e che accolgono il concetto dell’antropologia relazionale: quella che «aiuta l’uomo anche a riconoscere la validità di strategie economiche che mirino anzitutto alla qualità globale della vita raggiunta, prima ancora che all’accrescimento indiscriminato dei profitti, ad un benessere che se vuol essere tale è sempre integrale, di tutto l’uomo e di tutti gli uomini. Nessun profitto è infatti legittimo quando vengono meno l’orizzonte della promozione integrale della persona umana, della destinazione universale dei beni e dell’opzione preferenziale per i poveri» [1], e aggiungiamo: la cura della nostra casa comune. Il mio auspicio è che voi possiate aiutare le organizzazioni a rispondere a questa chiamata. Avete le giuste competenze per collaborare a costruire quel ponte necessario tra il presente paradigma economico, basato su consumi eccessivi e che sta vivendo la sua ultima fase, con il paradigma emergente, un paradigma strutturato sull’inclusione, la sobrietà, la cura e il benessere. Vi incoraggio a diventare “consulenti integrali”: per cooperare a ri-orientare il modo di stare su questo nostro Pianeta che abbiamo fatto ammalare, nel clima e nelle disuguaglianze.