Dichiarazioni 2025: tasse ridotte per redditi agrari e dominicali
Nel 730 o nel Modello Redditi sconto fiscale per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali: novità in Dichiarazione 2025.

Fra le novità della dichiarazione dei redditi 2025 c’è una nuova agevolazione coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. I redditi dominicali e agrari possono essere esentasse o concorrere solo parzialmente alla formazione del reddito, con determinate esclusione.
L’agevolazione IRPEF era stata inserita nel Milleproroghe dello scorso anno, dl 215/2023, e debutta quindi nelle dichiarazioni 2025.
L’agevolazione fiscale per redditi agrari e dominicali
Ne hanno diritto i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti alla previdenza agricola. Può utilizzarla anche il familiare del coltivatore diretto titolare di impresa agricola, se è iscritto alla gestione assistenziale e previdenziale agricola in qualità di coltivatore diretto e se appartiene allo stesso nucleo familiare del titolare dell’impresa agricola a cui partecipa attivamente.
Per queste categorie di contribuenti, in relazione agli anni fiscali 2024 e 2025, alle due tipologie di reddito considerate congiuntamente si applica uno sconto fiscale che può anche azzerare l’imposta. Per la precisione, se i redditi dominicali e agrari sono inferiori a 10mila euro, non si pagano imposte. Fra questa cifra e 15mila euro, concorrono alla formazione del reddito al 50%, mentre sopra i 15mila euro si paga l’imposta sull’intero imponibile.
La compilazione delle dichiarazioni 2025
I redditi da terreni vanno indicati nel Quadro A del Modello 730, oppure nel Quadro RA del Modello Redditi. Il diritto all’agevolazione si esprime barrando, in entrambi i casi, la colonna 10. Automaticamente, questo comporta il calcolo delle tasse applicando il beneficio fiscale.
Se il contribuente ha il requisito richiesto solo per una parte dell’anno, deve compilare due distinti righi, barrando la casella della colonna 8, continuazione, oltre a quella in colonna 10, “coltivatore diretto o IAP”.
Infine, se nell’anno d’imposta si sono verificate diverse situazioni per uno stesso terreno (variazioni di quote di possesso, terreno dato in affitto), la presente casella va barrata in tutti i righi per i quali sussiste la condizione agevolativa.