Dente abbraccia il Monk con la sua Santa Tenerezza 

Domenica 6 aprile si è tenuta al Monk la data romana del Santa Tenerezza Tour di Dente, a promozione dell’ultimo album in studio del cantautore fidentino (al secolo Giuseppe Peveri), uscito il 28 marzo per Metatron Srl e ADA Music Italy, ed intitolato appunto Santa Tenerezza.  Il Concerto Presto (questo il nome della formula adottata […] The post Dente abbraccia il Monk con la sua Santa Tenerezza  appeared first on Indielife.it - Magazine indipendente dedicato agli artisti emergenti.

Apr 12, 2025 - 15:13
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Dente abbraccia il Monk con la sua Santa Tenerezza 

Domenica 6 aprile si è tenuta al Monk la data romana del Santa Tenerezza Tour di Dente, a promozione dell’ultimo album in studio del cantautore fidentino (al secolo Giuseppe Peveri), uscito il 28 marzo per Metatron Srl e ADA Music Italy, ed intitolato appunto Santa Tenerezza. 

Il Concerto Presto (questo il nome della formula adottata dal Monk per eventi come questo) inizia alle 19:30, con l’apertura affidata alla cantautrice trentina Anna Carol, che comincia a scaldare la Sala Teatro nella sua elegante ed essenziale veste di chitarra e voce.  

Una breve pausa dopo questa prima mezz’ora di musica ed ecco che, sugli archi in sequenza di Senza di me, fanno il loro ingresso sul palco i quattro musicisti che compongono la band di Dente: Beppe Gagliardi, Federico Laini, Simone Chiarolini e Niccolò Dainelli, raggiunti poi dal protagonista più atteso della serata. 

Dente sceglie di aprire il proprio set direttamente con tre brani tratti dal suo lavoro più recente: Benzodiazepine, Corso Buenos Aires ed Hey. Già da questa tripletta iniziale si capisce in maniera assai evidente quanto i fan abbiano particolarmente apprezzato Santa Tenerezza, nonostante (al momento del concerto) sia stato pubblicato soltanto da poco più di una settimana.

A seguire, ecco tre apprezzatissimi singoli estratti dall’album Dente del 2020: Adieu, Anche se non voglio e Cose dell’altro mondo. 

Una volta entrati nel vivo del live, è subito l’ora di un grande classico: Buon appetito, dove la folla si fa sentire all’unisono sul ritornello finale, durante il quale Niccolò Dainelli ci regala un ruggente assolo di sax.  

Dopo questo bellissimo momento collettivo, a detta di Dente si raggiunge il “picco massimo di tristezza” della serata (perlomeno fino ad ora), con due brani davvero molto emozionanti che certificano questa affermazione: Cambiare idea e Andiamo via. 

Per farci riprendere da questa forte botta emotiva, Dente decide di farci ballare con un’energica successione di hit decisamente movimentate: M’annegasti, Discoteca solitudine e Zenzero. Su quest’ultima, il bassista Federico Laini fa egregiamente le veci di Colapesce sulla strofa originariamente interpretata dal cantautore siciliano. 

A proposito di Colapesce: a sorpresa, un simpaticissimo messaggio registrato da lui e dalle altre voci amiche che hanno collaborato per questo pezzo introduce Il mondo con gli occhi, in questo caso cantata integralmente da Dente, e sulla quale Beppe Gagliardi si (e ci) diverte con dei fill di batteria impressionanti ed impeccabili. 

E per restare in tema di sorprese, eccoci a quello che si rivela senza ombra di dubbio il momento più toccante della serata: Dente e Simone Chiarolini ci fanno commuovere con un’inaspettata e struggente versione piano e voce de La presunta santità di Irene. 

Attutito anche questo colpo, Dente riprende in mano la chitarra per un altro gioiello del suo repertorio, Baby Building, e ci avvisa che stiamo entrando nella parte conclusiva dello spettacolo, cosa che ci ricorderà scherzosamente al termine di ogni pezzo che eseguirà da qui fino alla fine del live. 

A confermare che ci troviamo in un punto saliente del concerto sono anche i brani scelti per questo frangente: Saldati, Coniugati passeggiare e A me piace lei, pietre miliari che vengono intervallate da uno degli ultimissimi singoli rilasciati da Dente, Favola, dove tutta la band offre una prova musicale estremamente coinvolgente ed entusiasmante. 

Il set termina ufficiosamente con Giudizio universatile, ma sappiamo tutti che ci aspetta almeno un bis, richiesto più volte e a gran voce dal caloroso pubblico del Monk. La traccia conclusiva non può che essere quindi l’iconica e immancabile Vieni a vivere. 

Il concerto si chiude così dopo circa un’ora e mezza e nello stesso modo in cui era iniziato, con Senza di me in sottofondo ad accompagnare il saluto di Dente & Co. ad una folla notevolmente entusiasta e che già non vede l’ora di riabbracciare il proprio beniamino (sentimento espressamente condiviso dal cantautore stesso), che nel frattempo continua a portare in giro per l’Italia il suo Santa Tenerezza Tour.

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