Delitto di Garlasco. Svelato il supertestimone. È un ex vigile del fuoco

Era già stato ascoltato in passato dai pm. Conosce la mamma di Sempio. Il legale di Stasi: "La storia della mattina dell’omicidio può essere riscritta".

Mag 1, 2025 - 06:16
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Delitto di Garlasco. Svelato il supertestimone. È un ex vigile del fuoco

Ha un nome, Antonio, era vigile del fuoco a Garlasco prima di andare in pensione, e conosce la madre di Andrea Sempio, Daniela Ferrari. È questa la nuova figura che spunta nelle indagini sul delitto di Chiara Poggi. Un’identità svelata ieri sera da Chi l’ha visto, dopo che i carabinieri lunedì scorso hanno fatto quel nome alla madre dell’unico (almeno per ora) nuovo indagato per il delitto della 26enne uccisa nella sua abitazione a Garlasco il 13 agosto 2007. "Non capisco cosa c’entri", ha reagito la donna davanti ai militari, in caserma dove era stata convocata come persona informata sui fatti, prima di accusare un malore. E a distanza di giorni, sostiene l’avvocato Angela Taccia che difende il figlio, "è provata e continua ad avere crisi di panico". Antonio, il cui cognome resta al momento ignoto, avrebbe conosciuto la madre di Sempio a un corso per la sicurezza nella casa di riposo dove la donna lavorava: sarebbero però almeno 25 anni che fra i due non ci sono contatti, se si escludono gli auguri di Natale via sms. Qual è il ruolo di Antonio nel mosaico che investigatori e inquirenti stanno cercando di comporre, scavando fino a 18 anni fa e nei ricordi di decine di uomini e donne? Si tratterebbe di una persona finora non emersa, ma già ascoltata dai carabinieri nell’ambito della nuova inchiesta che vede ancora una volta indagato Andrea Sempio. Una sorpresa, quel nome, per la madre: "Era una situazione che sarebbe stata difficilissima per chiunque – ha spiegato l’avvocata Angela Taccia, uno dei legali di Sempio –. Mi ha riferito che ha dichiarato subito di volersi avvalere della facoltà di non rispondere, i carabinieri hanno però continuato a farle domande e lei si è agitata ancora di più".

Taccia ha accompagnato in caserma la donna, ma non ha assistito all’audizione in quanto lei non è indagata. La convocazione a Milano è una delle tante "anomalie" denunciate dalla difesa di Sempio, che punta anche a sollevare la questione dell’inutilizzabilità delle impronte prelevate per due volte in caserma. "Non avremo più nessun tipo di collaborazione con la Procura e con i carabinieri di Milano, Non ci fidiamo" la dichiarazione di guerra di Massimo Lovati, altro legale di Sempio.

Secondo l’avvocato Antonio De Rensis, uno dei legali di Alberto Stasi, questa misteriosa testimonianza "potrebbe riscrivere la storia" del delitto di Garlasco. "Immagino che questa testimonianza già acquisita – sottolinea il legale intervenendo durante la trasmissione Ore 14 su Rai 2 – potrebbe riscrivere la storia dello scontrino della mattina del delitto". Il riferimento è all’alibi di Sempio. "Ritengo che i carabinieri abbiano molto di più di quanto possiamo immaginare al momento. Vedremo cosa succederà, per ora siamo di fronte a dichiarazioni personali che non hanno alcun riscontro e che ci hanno descritto una mattinata, quella del delitto. Ora vedremo se quella mattinata è andata come ci hanno raccontato. Noi non abbiamo interesse a spostare dalla scena Stasi ma forse altri, quelli che fanno le indagini, aggiungeranno altre persone e forse dopo tutto sarà più chiaro anche per quel che riguarda Alberto".