Delitto di Garlasco, nell'inchiesta spunta un terzo nome
Nella nuova inchiesta sul delitto di Chiara Poggi, uccisa da Alberto Stasi, ritenuto colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio, spunta un terzo nome, quello di Antonio. Già prima che Daniela Ferrari, la madre di Andrea Sempio, finito nel registro degli indagati per l'omicidio di Garlasco, si presentasse alla caserma di via Moscova per essere sentita, l'avvocato Lovati, difensore del figlio, aveva anticipato che la signora si sarebbe avvalsa della facoltà di astenersi dal rispondere. Le sarebbe stato chiesto, invece, comunque, ciò che aveva fatto la mattina in cui chiara è stata uccisa. In particolare, chi sia Antonio e se quel giorno, in cui lei aveva più volte dichiarato di essere andata a fare la spesa, lo avesse incontrato. La madre di Sempio a quel punto si sarebbe sentita poco bene. "Non vedo cosa centri questo", avrebbe solo detto poco prima di chiedere di poter uscire e di raggiungere Angela Taccia, avvocato del collegio difensivo di Sempio, presente in veste di amica. Il ruolo di Antonio, pensionato conoscente di vecchia data di Daniela Ferrari, secondo gli investigatori che lo avevano sentito prima di convocare la signora, sarebbe importante perché metterebbe in dubbio ciò che lei avrebbe fatto quella mattina. Quindi, parte dell'alibi di Sempio che, a detta della madre, sarebbe stato in casa fino alle 10, per poi andare a Vigevano. In realtà, cosa la signora abbia fatto e "chi" abbia incontrato, sarebbe del tutto ininfluente. Perché Chiara, è stata uccisa tra le 9,12 e le 9,35. E Sempio, a quell'ora, era ancora in casa, come la madre aveva già dichiarato tutte le volte in cui era stata sentita.
Nella nuova inchiesta sul delitto di Chiara Poggi, uccisa da Alberto Stasi, ritenuto colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio, spunta un terzo nome, quello di Antonio. Già prima che Daniela Ferrari, la madre di Andrea Sempio, finito nel registro degli indagati per l'omicidio di Garlasco, si presentasse alla caserma di via Moscova per essere sentita, l'avvocato Lovati, difensore del figlio, aveva anticipato che la signora si sarebbe avvalsa della facoltà di astenersi dal rispondere. Le sarebbe stato chiesto, invece, comunque, ciò che aveva fatto la mattina in cui chiara è stata uccisa. In particolare, chi sia Antonio e se quel giorno, in cui lei aveva più volte dichiarato di essere andata a fare la spesa, lo avesse incontrato. La madre di Sempio a quel punto si sarebbe sentita poco bene. "Non vedo cosa centri questo", avrebbe solo detto poco prima di chiedere di poter uscire e di raggiungere Angela Taccia, avvocato del collegio difensivo di Sempio, presente in veste di amica. Il ruolo di Antonio, pensionato conoscente di vecchia data di Daniela Ferrari, secondo gli investigatori che lo avevano sentito prima di convocare la signora, sarebbe importante perché metterebbe in dubbio ciò che lei avrebbe fatto quella mattina. Quindi, parte dell'alibi di Sempio che, a detta della madre, sarebbe stato in casa fino alle 10, per poi andare a Vigevano. In realtà, cosa la signora abbia fatto e "chi" abbia incontrato, sarebbe del tutto ininfluente. Perché Chiara, è stata uccisa tra le 9,12 e le 9,35. E Sempio, a quell'ora, era ancora in casa, come la madre aveva già dichiarato tutte le volte in cui era stata sentita.