Dazi, la Cina impone il 34% di tassa sulle importazioni degli Usa in risposta all’attacco di Trump

La Cina ha annunciato che imporrà una tariffa del 34% su tutte le importazioni di prodotti statunitensi a partire dal 10 aprile, eguagliando così il dazio soprannominato “Liberation Day” imposto da Donald Trump.

Il ministero del Commercio di Pechino ha inoltre dichiarato che introdurrà nuovi controlli sulle esportazioni di terre rare, materiali fondamentali per la produzione di tecnologie avanzate come chip per computer e batterie per veicoli elettrici.

L’indice britannico FTSE 100 è crollato del 3,6%, raggiungendo il livello più basso dallo scorso dicembre, mentre i nuovi dazi commerciali annunciati da Donald Trump hanno scatenato un’altra giornata di forte turbolenza sui mercati globali.

I mercati dell’area Asia-Pacifico hanno aperto in calo per il secondo giorno consecutivo, dopo che le aziende dell’indice S&P 500 hanno perso complessivamente 2.400 miliardi di dollari di valore in borsa durante la notte – la peggior perdita giornaliera dell’indice statunitense dai tempi della pandemia di Covid nel marzo 2020.

Dopo aver toccato un massimo storico il mese scorso, il FTSE ha registrato un altro calo nella mattinata di venerdì. Anche l’indice DAX della Germania è sceso del 3,3%, mentre l’Euronext 100 ha perso il 3,5%.

Trump ha dichiarato giovedì ai giornalisti che “i mercati esploderanno” e ha affermato che Sir Keir Starmer “era molto contento” del nuovo dazio del 10% imposto da Washington sui prodotti del Regno Unito.

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