Arte e Diplomazia 2.0: la Collezione Farnesina su Google Arts

La Collezione Farnesina si apre al mondo online e si fa globale: arte e diplomazia culturale nell’era digitale. L'articolo Arte e Diplomazia 2.0: la Collezione Farnesina su Google Arts proviene da Globalist.it.

Apr 4, 2025 - 13:59
 0
Arte e Diplomazia 2.0: la Collezione Farnesina su Google Arts

di Alessia de Antoniis

In un’epoca segnata da crisi geopolitiche, nuove polarizzazioni e narrazioni frammentate, l’arte torna ad essere un linguaggio universale, capace di superare le barriere fisiche, culturali e ideologiche. A testimoniarlo è il progetto “Collezione Farnesina: la via digitale per la diplomazia culturale”, lanciato lo scorso 2 aprile alla Farnesina, sede del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con Google Arts & Culture.

Un’iniziativa che ha l’ambizione — e la forza — di inserirsi nel dibattito internazionale sul ruolo del soft power, ripensando la diplomazia non come strumento formale e istituzionale, ma come tessitura culturale diffusa e partecipata.

L’arte come alleata della diplomazia

Il progetto nasce dalla digitalizzazione della straordinaria Collezione Farnesina, uno dei più importanti patrimoni pubblici di arte italiana contemporanea del Novecento. Ospitata nei saloni monumentali del palazzo razionalista che si affaccia sul Tevere, la collezione è ora accessibile globalmente grazie alla piattaforma Google Arts & Culture, che ne offre una fruizione immersiva attraverso tour virtuali, gallerie 3D, narrazioni multimediali e contenuti esclusivi.

Ma questa operazione va ben oltre la valorizzazione estetica. Come ha sottolineato Annette Kroeber-Riel, VP Government Affairs & Public Policy di Google per l’Europa, «l’arte può aiutarci a superare le barriere geografiche e culturali. In un tempo di prospettive sempre più distanti, è fondamentale creare esperienze condivise». La scultura Sfera Grande, collocata all’ingresso della Farnesina, è stata evocata come simbolo perfetto: una forma che incarna tanto la perfezione della connessione quanto la fragilità delle sue crepe.

Cultura e tecnologia: una sinergia per il dialogo

Non è casuale che questo progetto nasca da una collaborazione transatlantica. In tempi in cui le relazioni euroamericane richiedono nuovi spazi di cooperazione, il connubio tra una grande istituzione diplomatica europea e una tech company statunitense si carica di significato. È il segno di una diplomazia aumentata, in cui la tecnologia diventa non solo strumento, ma contenuto stesso del messaggio diplomatico.

Come ha dichiarato Amit Sood, fondatore di Google Arts & Culture, «la digitalizzazione della Collezione Farnesina ne svela la straordinaria ricchezza culturale a un pubblico globale, rafforzando i legami culturali internazionali».

Un nuovo linguaggio per le relazioni internazionali

Nel cuore del progetto si inserisce una visione di diplomazia culturale che non si limita all’esposizione museale, ma che punta a riscrivere il racconto italiano nel mondo attraverso linguaggi innovativi. Oltre alla collezione principale — che include opere di maestri come Pistoletto, Dorazio, Pomodoro, Accardi, Ceroli — il progetto include una Pocket Gallery dedicata al tema “Corpo e Memoria” con opere di artiste italiane contemporanee, e contenuti originali come una striscia a fumetti realizzata da Alessandro Baronciani, pensata per raccontare la Farnesina a un pubblico giovane e globale.

Sono stati coinvolti anche creator YouTube, a conferma dell’intento di attivare un dialogo trasversale tra generazioni, sensibilità e background culturali. La Collezione diventa così uno strumento di mediazione, non solo culturale ma anche politica, nella misura in cui riesce a costruire ponti là dove altri linguaggi falliscono.

Oltre il palazzo: la Farnesina come metafora

La Farnesina — con la sua architettura imponente e la sua storia intrecciata con le vicende del Novecento — diventa metafora stessa dell’Italia nel mondo: un paese consapevole del proprio patrimonio, ma disposto a condividerlo, a reinterpretarlo e a metterlo al servizio del dialogo globale.

L’operazione si inserisce in una strategia più ampia portata avanti dal Ministero degli Esteri attraverso la rete degli 88 Istituti Italiani di Cultura, veri e propri avamposti del soft power italiano. Iniziative come la tournée internazionale di Opera Amore, una performance contemporanea commissionata direttamente dalla Farnesina e portata in giro per il mondo da giovani artisti, sono l’altra faccia della stessa visione: la cultura come strumento di relazione, prossimità e riconciliazione.

Soft power nell’era post-globale

Nel mondo post-globale — dove i conflitti si fanno sempre più ibridi, e l’informazione è campo di battaglia — la diplomazia culturale digitale rappresenta una delle strade più promettenti. Non si tratta di un esercizio di stile, né di una semplice apertura ai pubblici internazionali, ma di una vera e propria strategia di influenza etica, che punta a ridefinire i parametri della cooperazione internazionale.

Come ricorda il Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale, Alessandro De Pedys, il progetto è una risposta concreta a una necessità attuale: quella di ritrovare, attraverso la cultura, un terreno comune in cui costruire il futuro delle relazioni globali.

In tempi di crepe e fessure, la Collezione Farnesina si offre al mondo come una sfera di connessioni ritrovate.

L'articolo Arte e Diplomazia 2.0: la Collezione Farnesina su Google Arts proviene da Globalist.it.