Da bollo auto e multe 4,4 miliardi di euro di evasione fiscale all’anno

Bollo auto e multe non pagate costano allo Stato 4,4 miliardi l’anno. Il fenomeno coinvolge cittadini, imprese e PA, con Regioni e Comuni che sono tra i più penalizzati

Mar 31, 2025 - 13:09
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Da bollo auto e multe 4,4 miliardi di euro di evasione fiscale all’anno

Ogni anno sulle strade italiane circolano milioni di veicoli senza bollo pagato, mentre una buona parte delle sanzioni per infrazioni stradali si perde nei meandri della burocrazia fiscale. Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione in audizione al Senato, solo tra bolli auto non versati e multe stradali mai pagate si accumulano 4,4 miliardi di euro di evasione fiscale l’anno.

Un buco che coinvolge Regioni e Comuni e che colpisce trasversalmente la popolazione italiana, dai pensionati agli autonomi, fino alle imprese. Tra il 2019 e il 2024 sono state generate 10,8 milioni di cartelle per queste sole voci, ma il recupero è scarso.

Bollo e multe: l’evasione è alta

Secondo il report dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ogni anno vengono emesse in media:

  • 4 milioni di cartelle per multe stradali, per un totale di 2,67 miliardi di euro;
  • 6,8 milioni di cartelle per bolli auto non pagati, che valgono 1,75 miliardi di euro.

Le cifre arrivano da dati ufficiali riferiti alla media tra il 2019 e il 2024. Il totale è: 10,8 milioni di cartelle per 4,4 miliardi di euro. Il bollo auto, pur essendo una tassa regionale, è spesso dimenticato o ignorato: il 15% degli automobilisti non lo paga, pari a 6,8 milioni su 45,4 milioni di veicoli circolanti, ma rappresenta ben il 27% del gettito atteso. Le multe, invece, sono spesso affidate alla riscossione coattiva dai Comuni, che si ritrovano con centinaia di migliaia di cartelle inevase ogni anno.

Chi evade? Imprese, dipendenti e pensionati

Il mito secondo cui solo alcune categorie sfuggono al Fisco viene smentito dai numeri: tutti evadono, almeno quando si tratta di strade e motori. Le cartelle per multe e bolli non pagati sono intestate per la maggior parte a:

  • 15,9 milioni di persone fisiche senza attività economica (cioè dipendenti o pensionati);
  • 2,86 milioni di autonomi o professionisti;
  • 3,47 milioni di imprese (persone giuridiche).

Le cifre medie dei debiti variano:

  • 18.855 euro per i lavoratori dipendenti o pensionati;
  • 54.801 euro per gli autonomi;
  • 237.087 euro per le imprese.

Una parte di questi importi deriva da un arretrato che si è accumulato tra il 2000 e il 2024, diventando spesso inesigibile, ma molti crediti sono recenti e potenzialmente incassabili, almeno in teoria.

I Comuni e le Regioni che perdono di più

Tra i più colpiti da questa evasione strutturale ci sono Comuni e Regioni. I primi, che affidano alla riscossione statale 3 milioni di cartelle ogni anno solo per le multe, perdono circa 1 miliardo di euro all’anno. Somma pari a un terzo delle sanzioni che dovrebbero incassare. Le multe rappresentano il 59% delle cartelle affidate ai concessionari della riscossione dai Comuni.

Le Regioni, invece, faticano a recuperare i bolli auto. Nel 2024, hanno incassato spontaneamente 5,44 miliardi di euro, ma hanno dovuto attivare la riscossione su 1,75 miliardi, che spesso restano in sospeso. In totale, tra gettito spontaneo e controlli, si arriva a circa 6,6 miliardi di euro, ma quasi il 30% sfugge ogni anno.