Nei sondaggi politici FdI torna sopra quota 29%, Pd ancora in calo
Questo il podio della politica secondo gli ultimi sondaggi elettorali: FdI al 29,4%, Pd al 22,4% e M5S al 12%. Un Calenda in modalità bulldozer spinge Azione al 3,5%

Gli ultimi sondaggi politici mostrano Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni al 29,4%, avendo perso il -0,3% secondo la media delle rilevazioni delle ultime due settimane. Il dato, tuttavia, va confrontato con i sondaggi della settimana precedente, che mostravano il primo partito d’Italia al 28,9%.
Il Partito democratico di Elly Schlein, invece, è su un piano inclinato: la media delle ultime due settimane lo colloca al 22,4%, avendo ceduto il -0,5%. Nella rilevazione precedente il Pd era al 22,7%. Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte va al 12%, crescendo del +0,2%.
Chi sale e chi scende nei sondaggi oggi
Di seguito alcune considerazioni in merito agli eventi di maggior rilievo negli ultimi giorni della politica:
- Fratelli d’Italia torna sopra quota 29%, nonostante parte dell’elettorato sia confuso dalle posizioni ondivaghe di Giorgia Meloni in merito a dazi e riarmo europeo;
- Il Partito democratico segna il dato peggiore dalle Europee 2024: non ha giovato ad Elly Schlein la “sfiducia” sul riarmo incassata dai suoi europarlamentari (lei contraria, loro favorevoli);
- il mini-exploit di Azione (+0,5%) si deve al recente congresso in cui Carlo Calenda ha chiesto l’annientamento del M5S, salvo poi correggere il tiro (“ce l’avevo col populismo”).
Le percentuali che seguono sono tratte dalla Supermedia Youtrend realizzata per Agi. I numeri fotografano le intenzioni di voto degli elettori al giorno 10 aprile 2025.
La rilevazione evidenzia la media degli ultimi 15 giorni, ponendola a confronto con i sondaggi elettorali pubblicati due settimane prima (mentre qui, invece, è possibile trovare i numeri dei sondaggi politici relativi alla settimana passata):
- Fratelli d’Italia – 29,4% (-0,3%);
- Partito Democratico – 22,4% (-0,5%);
- Movimento 5 Stelle – 12% (+0,2%);
- Forza Italia – 9,5% (+0,1%);
- Lega – 8,6% (-0,1%);
- Alleanza Verdi e Sinistra – 6% (-0,2%);
- Azione – 3,5% (+0,5%);
- Italia Viva – 2,4% (=);
- +Europa – 1,9% (+0,1%);
- Noi Moderati – 1% (=).
La Supermedia Youtrend ha elaborato le intenzioni di voto degli elettori facendo il punto fra una serie di sondaggi elettorali, ovvero: Emg (data di pubblicazione 30 marzo), Eumetra (3 aprile), Euromedia (8 aprile), Ipsos (29 marzo), Quorum (7 aprile), Swg (31 marzo e 7 aprile) e Tecnè (29 marzo, 1 e 4 aprile).
Il confronto tra le coalizioni
Al 10 aprile 2025 la situazione delle coalizioni è la seguente:
- centro-destra – 48,4%;
- centro-sinistra – 30,3%;
- Movimento 5 Stelle – 12%;
- Terzo Polo – 5,9%;
- altri – 3,4%.
La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:
- centro-destra – 46,4%;
- centro-sinistra – 32,1%;
- Movimento 5 Stelle – 9,8%;
- Terzo Polo – 7,1%;
- altri – 4,7%.
Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:
- centro-destra – 43,8%;
- centro-sinistra – 26,1%;
- Movimento 5 Stelle – 15,4%;
- Terzo Polo – 7,8%;
- altri – 6,9%.
Chi vincerebbe se si votasse oggi
Tornare alle urne oggi riconsegnerebbe il governo dell’Italia al centro-destra, che con il 48,4% delle preferenze potrebbe formare un esecutivo ancora più solido rispetto alle ultime elezioni politiche (43,8%).
Anche il centro-sinistra è cresciuto rispetto all’ultimo voto nazionale: oggi è al 30,3%, due anni e mezzo fa era al 26,1%.
Ha perso colpi, dopo il “grillicidio”, il Movimento 5 Stelle: nel settembre 2022 incassò il 15,4%, oggi si fermerebbe al 12%.
Un ipotetico Campo Largo, cioè l’allargamento della coalizione di centro-sinistra ai progressisti del M5S, porterebbe a casa il 42,3%: ancora troppo poco per battere le destre.
Chi resterebbe fuori dal Parlamento
Il Rosatellum non perdona: se oggi si tornasse alle urne, l’attuale legge elettorale con lo sbarramento al 3% lascerebbe fuori dal Parlamento
- Italia Viva di Matteo Renzi (2,4%);
- +Europa di Riccardo Magi (1,9%);
- Noi Moderati di Maurizio Lupi (1%).
Per questi partiti l’unica alternativa sarebbe quella di unirsi a qualche coalizione.
L’astensionismo
L’ultima rilevazione sul partito del non voto (indecisi, astenuti, schede bianche e schede nulle) l’ha fatta Ipsos lo scorso 27 marzo: oggi il non voto vale il 46,5% dell’elettorato. Rivediamo, dunque, le percentuali politiche espresse poc’anzi, riferendole a quel 53,5% di (presunti) elettori effettivi.
- non voto 46,5%;
- Fratelli d’Italia 15,7%;
- Partito Democratico 12%;
- Movimento 5 Stelle 6,4%;
- Forza Italia 5,1%;
- Lega 4,6%;
- Alleanza Verdi e Sinistra 3,2%;
- Azione 1,9%;
- Italia Viva 1,3%;
- +Europa 1%;
- Noi Moderati 0,5%.