Cybertruck perde pezzi: ennesimo richiamo per il pick-up indistruttibile di Musk
Altro che veicolo spaziale in grado di superare qualsiasi avversità: il Cybertruck di Elon Musk perde pezzi per strada qui sulla Terra e scatta il nono richiamo dal novembre 2023, interrompendone persino le consegne

Altro che veicolo spaziale in grado di superare qualsiasi avversità: il Cybertruck di Elon Musk perde pezzi per strada qui sulla Terra e scatta il nono richiamo dal novembre 2023, interrompendone persino le consegne
Il Cybertruck di Tesla, caparbiamente voluto da Elon Musk, non sta vendendo come pronosticato dallo stesso imprenditore sudafricano, tant’è che la Casa automobilistica texana non dirama alcun numero sulle consegne. Ma ancora una volta è la National Highway Traffic Safety Administration, ovvero l’ente statunitense preposto alla sicurezza delle strade, a svelare la cifra, disponendo e imponendo l’ennesimo richiamo: l’ultimo, infatti, riguarda ben 46mila Cybertruck.
L’ULTIMO RICHIAMO DEL CYBERTRUCK E’ IL NONO DAL NOVEMBRE ’23
L’ultimo richiamo è il primo del 2025 ma pure il nono da quando il Cybertruck è stato commercializzato, sul finire del 2023 ed è probabilmente il più imbarazzante per Tesla che aveva reclamizzato il proprio pick-up come “indistruttibile” tanto da spacciarlo a stregua di veicolo adatto all’esplorazione spaziale, di Marte in particolare.
Tesla Cybertruck (pressurized edition) will be official truck of Mars
— Elon Musk (@elonmusk) November 21, 2019
Di rosso, però, il pick-up statunitense non farà vedere ai suoi guidatori alcun pianeta ma solo le spie del cruscotto relative a quei mal funzionamenti che, almeno una volta ogni due mesi, stanno costringendo i proprietari a tornare in officina o a predisporre un aggiornamento del firmware.
QUESTA VOLTA NIENTE DOWNLOAD…
Ma l’ultimo richiamo non potrà essere risolto semplicemente con il download di qualche giga di dati: scrive infatti la National Highway Traffic Safety Administration: “Il pannello di rivestimento esterno può staccarsi durante la guida” aggiungendo che “Un pannello staccato può diventare un pericolo per la strada, aumentando il rischio di incidenti”.
Il problema si sarebbe manifestato nella cornice superiore che corre nella parte superiore del veicolo, delimitando lateralmente i tre finestrini nel punto in cui si congiungono al tetto dell’abitacolo. Un pezzo “a forma di freccia” in acciaio inossidabile, come evidenziato nell’immagine che segue. Questo a causa del “giunto adesivo” si legge nella documentazione, che non reggerebbe. Bisognerà nel caso comprendere se la debolezza della colla sia strutturale o se legata a particolari condizioni meteorologiche estreme cui potrebbero essere stati sottoposti i veicoli dai proprietari. Veicoli che sono comunque nuovi di fabbrica.
CONSEGNE INTERROTTE
Quarantaseimila Cybertruck – 46.096 per la precisione – prodotti dal 13 novembre 2023 al 27 febbraio 2025 (insomma come si anticipava la quasi totalità dalla sua commercializzazione a oggi) dovranno fare ritorno nelle officine autorizzate perché interessati dal richiamo.
Nonostante l’azienda sostenga che solo l’1% dei veicoli prodotti potrebbe essere effettivamente colpito dal problema, la Casa di Musk ha deciso di intervenire preventivamente su tutti i Cybertruck della serie interessata. La produzione e le consegne sono state temporaneamente interrotte proprio in seguito all’emergere di queste segnalazioni, le prime delle quali sarebbero avvenute a gennaio.
ALTRO CHE 250MILA CYBERTRUCK PREORDINATI…
Nel 2019 Musk aveva parlato di pre-ordini attorno le 250mila unità: dopo innumerevoli ritardi e aumenti di prezzo, il Cybertruck, a quasi un anno e mezzo dal debutto, è fermo sulle 46mila unità. Evidente segno che il pick-up di Tesla sia ben al di sotto delle cifre sperate e sparate.
E dato che Cybertruck continua a essere pubblicizzato come indistruttibile, chissà se alla luce dell’ultimo richiamo qualche Autorità sul mercato non decida di fare le pulci a Tesla per via dei suoi slogan forse un po’ eccessivamente roboanti.
Nel frattempo, gli utenti che hanno messo alla prova le capacità del Cybertruck vantate dal costruttore texano se ne sono pentiti. Per esempio, benché nei materiali ufficiali Tesla riporti che il proprio futuristico pick up possa “Trasportare tutto ciò di cui hai bisogno, grazie al carico utile di 1.134 kg e alla capacità di traino di 4.990 kg: l’equivalente di un elefante africano medio. Il pianale in materiale composito super resistente non necessita di rivestimento ed è abbastanza grande da contenere materiali edili da 4’x8’” c’è chi sostiene (video del test) che a 10.400 libbre (4.717 kg) l’intera sezione posteriore del telaio in alluminio pressofuso del proprio pick-up sia stata strappata via.