CROLLO del Vortice Polare, effetti meteo sconcertanti
Attorno al 10 Marzo c’è stato un evento meteo severo: il crollo del Vortice Polare. Nel continente europeo, i modelli numerici segnalano una maggiore instabilità per quanto riguarda la seconda settimana di Aprile. La presenza dell’Anticiclone sulle regioni occidentali, e la persistenza di una sacca fredda sull’Europa orientale, stanno generando una configurazione bloccata, che […] CROLLO del Vortice Polare, effetti meteo sconcertanti

Attorno al 10 Marzo c’è stato un evento meteo severo: il crollo del Vortice Polare. Nel continente europeo, i modelli numerici segnalano una maggiore instabilità per quanto riguarda la seconda settimana di Aprile. La presenza dell’Anticiclone sulle regioni occidentali, e la persistenza di una sacca fredda sull’Europa orientale, stanno generando una configurazione bloccata, che potrebbe portare a un raffreddamento in diverse aree, tra cui Scandinavia, Russia europea e Balcani.
Anche in Italia, sebbene le giornate si siano fatte più luminose e tiepide, non si può escludere il ritorno di correnti fresche dai quadranti nord-orientali, soprattutto tra il Centro-Nord e l’Adriatico. Le temperature massime potrebbero scendere temporaneamente sotto la media, soprattutto durante le ore notturne e al primo mattino, quando l’effetto dell’irraggiamento terrestre si fa sentire maggiormente.
Negli Stati Uniti orientali, invece, il quadro meteo è stato finora relativamente normale, ma le proiezioni per la metà di Aprile indicano la possibile discesa di una massa d’aria fredda dall’Artico canadese. Alcune città tra New York e Boston potrebbero sperimentare un nuovo raffreddamento improvviso, con valori termici diurne inferiori ai 10 gradi Celsius e minime prossime allo zero, in netto contrasto con le medie stagionali.
La Primavera sotto l’influenza della stratosfera
Uno degli effetti più rilevanti del riscaldamento stratosferico finale riguarda la deformazione del flusso atmosferico zonale. La corrente a getto, che normalmente si dispone lungo linee parallele ai meridiani, si presenta ondulata e irregolare, permettendo l’alternanza di masse d’aria calda e fredda in modo irregolare.
Questa situazione favorisce forti contrasti termici, con il risultato che alcune aree possono vivere giornate eccezionalmente miti, mentre altre vengono interessate da gelate tardive e nevicate fuori stagione. Proprio nei giorni scorsi, ad esempio, alcune regioni della Russia meridionale e della Mongolia hanno registrato precipitazioni nevose significative, accompagnate da temperature abbondantemente sottozero.
Una fase dormiente in attesa dell’Autunno
Con la fine dell’Inverno, il vortice polare entra in una fase di “ibernazione”, come viene definita dagli esperti. Il riscaldamento progressivo dell’atmosfera impedirà ogni tentativo di riformazione strutturata fino all’inizio dell’Autunno, quando le ore di buio torneranno ad aumentare nelle regioni artiche.
Ma l’impronta lasciata dalla sua disgregazione precoce continuerà ad avere ripercussioni sul meteo delle prossime settimane. Le anomalie di temperatura, i blocchi anticiclonici e le frequenti oscillazioni del jet stream continueranno a caratterizzare questo inizio di Primavera 2025, rendendo le previsioni più complesse e variabili rispetto alla norma. Prepariamoci quindi a colpi di scena a non finire…