Crisi, non ti temo: il 90% degli italiani quest’anno viaggerà
La voglia matta. Sarà che la Pasqua extralarge ha incentivato il desiderio di muoversi, fatto sta che oltre il 90% degli italiani è pronto a viaggiare nel 2025, come segnala la quinta edizione dell’Osservatorio Ey Future Travel Behaviours. Un’analisi sull’evoluzione dei comportamenti, le tendenze e le aspettative dei viaggiatori europei per motivi di vacanza e lavoro. In base ai risultati, le intenzioni di viaggio per l’anno in corso si mantengono sostanzialmente in linea con quelle del 2024, rivelando un continuo interesse a muoversi. Continue reading Crisi, non ti temo: il 90% degli italiani quest’anno viaggerà at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


La voglia matta. Sarà che la Pasqua extralarge ha incentivato il desiderio di muoversi, fatto sta che oltre il 90% degli italiani è pronto a viaggiare nel 2025, come segnala la quinta edizione dell’Osservatorio Ey Future Travel Behaviours. Un’analisi sull’evoluzione dei comportamenti, le tendenze e le aspettative dei viaggiatori europei per motivi di vacanza e lavoro.
In base ai risultati, le intenzioni di viaggio per l’anno in corso si mantengono sostanzialmente in linea con quelle del 2024, rivelando un continuo interesse a muoversi. Ben nove italiani su 10 hanno in programma almeno una vacanza: il 60% prevede di andare all’estero in Europa, il 30% punta a destinazioni oltre il continente.
Relativamente ai mezzi di trasporto, a livello europeo, l’automobile e la moto si confermano i mezzi più utilizzati per i viaggi di vacanza, seguito dall’aereo e dal treno. In Italia, il 70% utilizza l’auto per le ferie, mentre il 57% utilizza il treno per le trasferte di lavoro.
In sintesi:
– A quasi la metà (48%) dei connazionali piace combinare vacanza e lavoro nei propri viaggi, con una crescita significativa tra i Millennials e la Generazione Z;
– L’overtourism influenza le scelte: il 42% dei viaggiatori pianifica viaggi durante la bassa stagione per evitare il sovraffollamento;
– Il 66% della Generazione Z è propenso a usare soluzioni di intelligenza artificiale per pianificare i propri viaggi ed è tra le fasce più attente (38%) alla sostenibilità.
«Secondo i nuovi risultati emersi dell’osservatorio – nota Claudio d’Angelo, Ey Europe West transportation market leader – l’Italia si conferma una delle mete di viaggio più ambite, subito dopo la Spagna, da parte del 24% degli europei. Le nuove tendenze riscontrate riflettono anche un cambiamento significativo nelle abitudini. Rispetto all’anno scorso, aumenta infatti la volontà di combinare vacanza e lavoro (+14%) ed emerge l’attenzione all’overtourism quale nuovo fenomeno che influenzerà 4 viaggiatori su 5».
«Inoltre – spiega ancora – la crescente adozione di tecnologie avanzate, come l’Ai, o ancora la costante attenzione alla sostenibilità, intesa come riduzione dell’impatto ambientale, stanno ridefinendo le scelte di viaggio e più in generale il panorama turistico, dei trasporti e della mobilità europea e nazionale. In questo contesto, risulta fondamentale per tutti i player del mercato adattarsi alle nuove tendenze e dinamiche del settore per rimanere competitivi e venire incontro alle aspettative dei viaggiatori di oggi e di domani».
VIAGGIO VACANZA-LAVORO
La tendenza a combinare vacanza e lavoro continua a crescere, soprattutto tra le nuove generazioni. Tra i Millennials, la percentuale è passata dal 63% al 67%, mentre tra i Gen Z è aumentata dal 71% al 79%.
Le modalità preferite dagli italiani includono: per il 25% il “workation“, ovvero la possibilità di lavorare in remoto da un luogo di vacanza per un periodo di tempo limitato; per il 24% il “bleisure“, che consiste nell’estendere il viaggio di lavoro con alcuni giorni di vacanza; per il 14% il “digital nomadism“, ovvero lavorare da remoto grazie all’uso della tecnologia.
L’IMPATTO DELL’OVERTOURISM
Tra le nuove dimensioni di analisi l’impatto dell’overtourism sulle scelte di viaggio future. Il fenomeno del sovraffollamento nelle destinazioni turistiche è una preoccupazione che influenzerà le scelte di ben 4 viaggiatori su 5. A questo proposito, la maggior parte degli europei limiterà gli spostamenti nei periodi di alta affluenza, pianificando viaggi durante la bassa stagione (42%), soprattutto tra i Baby Boomer (51%), o sceglierà destinazioni meno conosciute (36%).
Per mitigare gli effetti negativi del sovraffollamento, il 39% degli intervistati chiede maggiori controlli e sanzioni per comportamenti inappropriati dei turisti. Il 37% invece è disposto a prenotare in anticipo per accedere ai luoghi più popolari, mentre 1 su 3 auspica campagne promozionali per incentivare il turismo in destinazioni alternative e poco conosciute. Infine, 1 su 4 si dichiara pronto a pagare una tassa turistica per visitare le mete più affollate.
IN VIAGGIO CON L’AI
L’interesse per l’Ai continua a crescere, così come la possibilità che avrà nel trasformare l’esperienza dei viaggiatori. Secondo i risultati emersi dall’indagine, circa 1 viaggiatore su 2 è disposto a utilizzare un assistente virtuale per pianificare le vacanze. La percentuale di chi ha già sperimentato un chatbot Ai per ottenere idee è aumentata del 50% rispetto al 2024, passando dall’8% al 12%. Tuttavia, i viaggiatori italiani si discostano dalla media europea: appena il 6% ha fatto uso di chatbot, un dato invariato rispetto all’anno precedente.
PIÙ VIAGGI ECOSOSTENIBILI
In relazione al campione europeo, 1 viaggiatore su 2 attribuisce una grande rilevanza all’impatto ambientale delle proprie decisioni e quasi il 40% degli italiani lo considera un fattore importante o molto importante nelle proprie scelte.
Per incentivare viaggi attenti all’impatto ambientale, il 41% degli intervistati chiede maggiori informazioni e offerte eco-friendly, mentre il 31% sottolinea l’importanza di incentivi economici e l’11% richiede più trasparenza. Le tecnologie digitali possono svolgere un ruolo chiave nel guidare le persone verso scelte sostenibili. Infatti, il 29% sarebbe più propenso a usare il trasporto pubblico e la micromobilità se avesse accesso a un unico canale digitale per pianificare e pagare i vari servizi, mentre il 27% vedrebbe positivamente un assistente virtuale Ai.
IL PESO DEI COSTI E DELL’INFLAZIONE
Circa i fattori che influiscono maggiormente sulle opzioni, le risposte prevalenti sono ancora prezzo, comodità e tempo complessivo. La percentuale di chi considera il prezzo un fattore determinante è in calo rispetto al 2024, passando dal 65% al 58%.
Nonostante l’allentamento dell’inflazione, ben 2 viaggiatori su 3 non escludono la possibilità di modificare le proprie abitudini a causa di una diminuzione del potere d’acquisto, una tendenza già osservata nelle rilevazioni degli scorsi anni. Tuttavia, uno su 5 è disposto a non rinunciare ai viaggi, anche se qeusto significa dover ridurre altre spese.
I VIAGGI DELLE NUOVE GENERAZIONI
I comportamenti e le intenzioni della Generazione Z forniscono indicazioni importanti su come evolveranno i viaggi in futuro. C’è un forte interesse per la combinazione di vacanza e lavoro, 79%. Inoltre, il 66% è propenso a usare assistenti virtuali basati su Ai per pianificare i propri viaggi, a conferma del ruolo fondamentale delle tecnologie. È la generazione più attenta alla sostenibilità: il 38% è interessato a esperienze di turismo lento.