Credito cartolarizzato sempre più interessante, anche per gli investitori retail
Il 2024 è stato un anno di ampie opportunità e sfide per i mercati finanziari globali, e, come osservano Jeffrey T. Katz, Managing Director, Client Services – Fixed Income e Gordon Li, Vice President Fixed Income di TCW, i mercati hanno mostrato una sorprendente capacità di navigare l’incertezza, con gli asset di rischio che ne... Leggi tutto

Il 2024 è stato un anno di ampie opportunità e sfide per i mercati finanziari globali, e, come osservano Jeffrey T. Katz, Managing Director, Client Services – Fixed Income e Gordon Li, Vice President Fixed Income di TCW, i mercati hanno mostrato una sorprendente capacità di navigare l’incertezza, con gli asset di rischio che ne sono usciti sostanzialmente indenni.
Secondo Katz e Li l’anno ha visto una Fed che ha scelto un approccio prudente nei suoi interventi sui tassi d’interesse. “Dal momento in cui è iniziato il ciclo di tagli, la Fed ha fatto poco per tracciare un percorso definitivo per i tassi,” affermano. In effetti, le aspettative di mercato sono passate rapidamente da dieci a due tagli entro la fine del 2025, con il previsto “taglio da falco” di settembre che ha poi dato spazio a una decisione più cauta a dicembre. Questo ha generato una continua incertezza riguardo alla politica monetaria, che ha mantenuto i mercati in attesa di sviluppi ulteriori.
In parallelo, l’incertezza politica legata alle elezioni americane ha pesato sul panorama economico. Nonostante ciò, l’esito finale delle elezioni, che ha visto una vittoria netta dei repubblicani, ha introdotto nuove preoccupazioni legate agli aspetti fiscali e inflazionistici, alimentando ulteriormente l’incertezza sui mercati.
Il carry trade e la compressione degli spread
Una delle principali dinamiche osservate nei mercati obbligazionari è stato il “carry trade”, che ha continuato ad arricchirsi in un contesto di rendimenti superiori al 6%. Secondo Katz e Li, gli acquirenti di obbligazioni hanno spinto gli spread creditizi a livelli minimi decennali, in particolare nel credito societario e nei CLO (Collateralized Loan Obligations). “In effetti, gli spread per il credito societario e per i CLO si sono ridotti ai livelli più bassi degli ultimi dieci anni, con i premi per l’assunzione del rischio di credito che sono scomparsi a causa dell’euforia per il carry,” affermano gli esperti. Questo fenomeno è stato accompagnato da una crescente domanda di obbligazioni di alta qualità, sostenute da fondamentali solidi, a scapito delle promesse delle aziende.
I mutui ipotecari e la volatilità dei tassi
Nel settore dei mutui, la volatilità dei tassi di interesse è stata una delle forze principali che ha influito sul mercato. Gli anni successivi alla pandemia hanno visto tassi più alti del solito, e come spiegano Katz e Li, “la volatilità dei tassi di interesse è attualmente al doppio dei livelli pre-pandemici.” Nonostante il ciclo di tagli della Fed, la volatilità è rimasta elevata, rendendo difficile il ritorno alla normalità per gli spread dei mutui ipotecari.
Tuttavia, gli esperti vedono un potenziale miglioramento a lungo termine. Se la volatilità dei tassi dovesse diminuire, l’incertezza riguardo al pagamento anticipato degli MBS (Mortgage-Backed Securities) diminuirebbe, spingendo verso una compressione degli spread nominali e migliorando le valutazioni di questi strumenti.
La ricerca di rendimento nel credito cartolarizzato
Un altro tema rilevante dell’anno è stato il crescente interesse per i titoli cartolarizzati, alimentato dalla ricerca di rendimento in un contesto di tassi d’interesse ancora relativamente elevati. “La ricerca di rendimento ha alimentato un circolo virtuoso, spingendo gli investitori a cercare rendimenti sempre più bassi nell’universo degli strumenti offerti,” spiegano Katz e Li. Questo ha portato a una compressione degli spread nel settore, con gli investitori disposti ad accettare rischi più elevati pur di ottenere rendimenti superiori. Un esempio è dato dai titoli garantiti da ipoteca commerciale (CMBS), dove i rendimenti sono passati dal 200 punti base di inizio anno per le obbligazioni con rating AA, a rendimenti simili ottenuti solo con obbligazioni con rating BBB.
L’ascesa dei CLO e l’ingresso degli investitori retail
Anche gli investitori retail hanno iniziato a entrare nel mercato, con un afflusso netto di oltre 15 miliardi di dollari nel 2024, un dato che ha portato a un triplicamento del patrimonio gestito nel settore degli ETF sui CLO, che ha raggiunto i 22 miliardi di dollari. Katz e Li osservano che “per gli investitori retail, il fascino dei CLO con rating AAA è stato evidente: rendimenti stabili, bassa volatilità, ottimi guadagni.” Questa dinamica, unita ad ammortamenti e liquidazioni storicamente elevati nella parte AAA della struttura del capitale, ha supportato ulteriormente l’emissione di CLO, creando un forte supporto per il mercato.
Conclusioni
In sintesi, il 2024 ha offerto ai mercati finanziari un mix di opportunità e incertezze, con i principali strumenti obbligazionari che hanno beneficiato di un continuo arricchimento dei carry trade e di un crescente interesse per il credito cartolarizzato. Tuttavia, la volatilità dei tassi e l’incertezza politica hanno continuato a influire sulle valutazioni di strumenti come gli MBS. Secondo Katz e Li, gli investitori dovrebbero concentrarsi su obbligazioni di alta qualità, fortemente sostenute da fondamentali solidi, per navigare al meglio in un mercato caratterizzato da un ciclo monetario incerto e da una continua ricerca di rendimento.