"Cotafi a Firenze guarda al futuro fra tecnologia e fattore umano"

Licenze temporanee, app interconnesse, corsi di autodifesa e di lingue: dietro il taxi che si prende oggi a Firenze c’è...

Mag 12, 2025 - 06:49
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"Cotafi a Firenze guarda al futuro fra tecnologia e fattore umano"

Licenze temporanee, app interconnesse, corsi di autodifesa e di lingue: dietro il taxi che si prende oggi a Firenze c’è un mondo in trasformazione. Un mondo fatto di lavoratori autonomi che si muovono tra logiche di mercato, doveri pubblici e una crescente pressione competitiva. Cotafi, con i suoi 380 associati, è la cooperativa che li rappresenta. Il suo presidente, Claudio Giudici (nella foto), racconta cosa significa tenere in piedi questo equilibrio. Presidente Giudici, partiamo da lei: come è arrivato a ricoprire questo ruolo e cosa l’ha spinta a impegnarsi nel settore taxi e nella cooperazione?

"Ero già attivo nella lotta contro le liberalizzazioni volute dal governo Monti, tanto che il Financial Times pubblicò una mia lettera. Poco tempo dopo venni eletto alla guida. Alla base c’è la consapevolezza di rappresentare non solo la mia licenza, ma tante famiglie. C’è un senso di responsabilità forte".

Cotafi è una realtà storica del trasporto pubblico non di linea fiorentino: ci racconta com’è nata la cooperativa e come si è evoluta negli anni?

"Nel 1971 nacque il 4390 (Cotafi, ndr), quando una settantina di tassisti si staccarono dalla cooperativa storica. Nel 2018 i nostri associati hanno raggiunto quota 380, segnando il sorpasso".

Quali sono oggi i principali servizi offerti da Cotafi a cittadini e turisti?

"Il servizio principale è quello del radiotaxi. Secondo Microtek, siamo la cooperativa che ha il record di corse smistate in un’ora. Oltre a questo, offriamo servizi pensati per l’utenza debole. Vanno richiesti in fase di chiamata: Taxi Premaman per le donne incinte, Taxi Rosa per le donne sole la sera e Bimbi Taxi, che garantisce la presenza del seggiolino. Dietro a quest’ultima scelta, però, c’è una storia…"

Ovvero?

"Un uomo aggredì verbalmente le nostre centraliniste. Il servizio è stato implementato grazie al risarcimento ottenuto con la querela".

Parlando di innovazione, invece quali sono le principali che avete introdotto negli ultimi tempi?

"Nel 2017 abbiamo inaugurato la nuova sede, realizzata con attenzione alla sostenibilità: è alimentata a fotovoltaico e dotata di colonnine per la ricarica. Nel 2022 abbiamo fondato Taxi Move, un’app per la chiamata del taxi attiva in 51 città italiane, frutto dell’interconnessione con altre app rigorosamente di proprietà esclusiva dei lavoratori del settore".

Come si inserisce Cotafi nel contesto della mobilità urbana a Firenze? Collaborate con altri enti oltre all’amministrazione?

"Il rapporto con il Comune è costante. Collaboriamo con Trenitalia e con i servizi aeroportuali: in caso di guasti o avarie, ci attiviamo per garantire trasporti sostitutivi e servizi d’emergenza".

Negli ultimi anni il settore taxi ha dovuto confrontarsi con nuove piattaforme. Qual è la vostra posizione e come rispondete alla concorrenza?

"Alla concorrenza rispondiamo con la parità tecnologica, offrendo e impegnandoci per avere strumenti equivalenti. La concorrenza in sé non ci spaventa, ma quella sleale sì. Se le multinazionali fanno svolgere a un altro vettore – come gli NCC – le attività di piazza, perdiamo inevitabilmente".

In che senso?

"Perché loro non hanno obblighi di servizio pubblico, né tariffe amministrate, né obblighi di copertura 24 ore su 24. Sono condizioni diseconomiche, che rendono il confronto impari. Il compito dell’autorità deve essere quello di garantire il rispetto della legalità: se questo viene meno, saltano anche le tutele per il servizio pubblico".

La cooperativa è composta da tanti soci e lavoratori autonomi: quali vantaggi offre il modello cooperativo?

"Consente di sfruttare le economie di scala. La cooperazione permette di accedere a investimenti importanti, versando solo una quota minima si ha un ritorno non indifferente".

Poi c’è la formazione…

"Sì, offriamo corsi per migliorare le lingue straniere, fondamentali per lavorare con i turisti a Firenze. Ma investiamo anche su autodifesa e customer satisfaction".

Ha menzionato il turismo, una risorsa cruciale per la città: quanto pesa sull’attività della cooperativa?

"Incide moltissimo: almeno il 50% del nostro volume a livello annuale. In estate i turisti rappresentano oltre il 70% della clientela, mentre d’inverno scendiamo attorno al 30%. Le congiunture internazionali hanno allontanato una parte del pubblico, come i visitatori russi e quelli cinesi".

Come vi state preparando per affrontare i flussi della prossima estate?

"La stagione, per ora, non è decollata. Ma siamo pronti anche nel caso in cui avvenga l’assalto: quest’anno abbiamo introdotto 60 licenze temporanee e insieme all’assessorato abbiamo attivato le seconde guide, aumentando così il numero di auto operative ogni giorno".

Quanto incide il caro carburante sull’equilibrio economico dei tassisti oggi?

"L’aumento dei costi è diventato strutturale e gli effetti si sentono. Ma negli ultimi mesi sono aumentati i prezzi delle auto: tutto è lievitato".

Guardando al futuro, quali sono le priorità di Cotafi? Investimenti, sostenibilità, digitalizzazione?

"Puntiamo sulla cooperazione tecnologica, sulle app, e sull’ampliamento della rete. Vogliamo coinvolgere sempre più tassisti italiani, creando capillarità. E guardiamo anche all’interconnessione con le città europee".