Sudafrica, madre accusata del rapimento della figlia di 6 anni scomparsa nel nulla. “Ha venduto Joshlin a uno sciamano”

La donna è stata condannata assieme al compagno e a un amico. Secondo una testimone la bambina è stata venduta a un “sangoma”, una specie di sciamano: “La voleva per i suoi occhi e la sua pelle”

Mag 2, 2025 - 16:36
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Sudafrica, madre accusata del rapimento della figlia di 6 anni scomparsa nel nulla. “Ha venduto Joshlin a uno sciamano”


Roma, 2 maggio 2025 - Sta facendo discutere in Australia il caso di Racquel "Kelly" Smith, condannata per il rapimento, assieme al compagno Jacquen "Boeta" Appollis e all'amico Steveno van Rhyn, della figlia di 6 anni, Joshlin Smith, scomparsa il 19 febbraio 2024 a Saldanha Bay, cittadina industriale a nord di Città del Capo. Ma è la tragica sorte della piccola, se dimostrata, ad aver lasciato sotto choc gli australiani.

Racquel "Kelly" Smith era finita tra i sospetti per via delle testimonianze dei vicini. Dopo la scomparsa della bimba le forze dell'ordine, assieme al grande contributo dato dalla comunità di Saldanha Bay con tantissimi volontari, per mesi avvevano cercato la piccola ovunque, ma senza esito. Il caso aveva particolarmente colpito non solo la Saldanha Bay, ma anche quelle circostanti per molto tempo, così dopo un po’ di tempo le voci che giravano si sono materializzate nelle testimonianze di alcuni vicini che hanno puntato il dito proprio contro la madre di Joshlin, anche se alcune versioni sono ancora contrastanti.

Molte delle testimonianze raccolte dai giudici ministeri accusavano la madre di aver "venduto, consegnato o scambiato", la piccola e di essersi poi inventata la sua scomparsa. La maestra della bambina in tribunale affermò, si legge sulla Bbc, che la Smith le aveva confessato durante una perquisizione della polizzia che la figlia era già "su una nave, dentro un container, e che erano diretti in Africa occidentale".

Scioccante l'accusa mossa da Lourentia Lombaard, amica e vicina di casa di Smith, che ha raccontato coma la donna gli avesse confidato di aver fatto "una sciocchezza", di aver venduto Joshlin a un guaritore tradizionale, noto in Sudafrica come "sangoma". Aggiungendo un particolare agghiacciante: "La persona che ha preso Joshlin la voleva per i suoi occhi e la sua pelle". La bimba aveva occhi chiari e pelle dorata.

I sagoma sono nella cultura tradizionale dei popoli Nguni (Xhosa, Zulu, Ndebele e Swazi), una sorta di sciamani, esperti in magia, medicina tradizionale e divinazione. In Sudafrica sono figure legalmente riconosciute, come gli erboristi, le ostetriche tradizionali e i chirurghi tradizionali dal Traditional Health Practitioners Act del 2007.