Così le città italiane possono diventare un modello per l’Europa | L’analisi di Raffaele Volpi, ex presidente Copasir
Nel panorama delle città italiane ed europee, caratterizzate da un equilibrio fragile tra tradizione e innovazione, il modello del policentrismo urbano emerge come una strategia per affrontare le sfide contemporanee. Tuttavia, affinché questa visione si traduca in un’effettiva rigenerazione urbana, è necessario che la sua implementazione avvenga con un approccio qualitativo e orientato alla complementarità […] L'articolo Così le città italiane possono diventare un modello per l’Europa | L’analisi di Raffaele Volpi, ex presidente Copasir proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Nel panorama delle città italiane ed europee, caratterizzate da un equilibrio fragile tra tradizione e innovazione, il modello del policentrismo urbano emerge come una strategia per affrontare le sfide contemporanee.
Tuttavia, affinché questa visione si traduca in un’effettiva rigenerazione urbana, è necessario che la sua implementazione avvenga con un approccio qualitativo e orientato alla complementarità delle funzioni.
Il policentrismo complementare non deve replicare le funzioni del centro storico, ma specializzarsi e collaborare.
Ciò consente di ridistribuire la pressione economica e sociale dal centro principale e di valorizzare le aree periferiche attraverso identità uniche.
Tuttavia, un policentrismo mal progettato rischia di generare nuove periferie prive di integrazione, aggravando anziché risolvendo i problemi urbani.
Nelle città italiane, il policentrismo deve salvaguardare l’eccellenza dei centri storici, non riducendoli a destinazioni turistiche.
Luoghi come Venezia o Firenze rappresentano non solo bellezza, ma anche economie che attraggono talenti e investimenti.
I sistemi policentrici devono invece richiamare i giovani con specializzazioni innovative, offrendo opportunità economiche e immobiliari accessibili.
Questo modello si estende anche ai servizi educativi e sanitari.
Poli culturali decentralizzati e nuovi ospedali o campus universitari possono rafforzare il tessuto comunitario, migliorando l’accessibilità delle periferie e riducendo la pressione sui centri urbani.
Un aspetto fondamentale del policentrismo complementare è l’integrazione tra professioni e settori.
La rigenerazione urbana richiede collaborazione tra ingegneri, architetti, esperti legali, finanziari e immobiliari.
Strumenti come equity e fondi d’investimento sono oggi indispensabili per sostenere smart city sostenibili, dove infrastrutture digitali e fisiche si fondono in un sistema coeso.
La multidisciplinarità non è più solo un vantaggio, ma una necessità.
Per rendere il policentrismo urbano un modello realmente efficace, è fondamentale una stretta collaborazione tra pubblico e privato.
Strumenti come le procedure negoziate e l’utilizzo strategico delle risorse del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) rappresentano opportunità cruciali per garantire investimenti mirati e sostenibili, che possano trasformare i progetti in realtà concrete e a beneficio delle comunità locali.
Le smart city non sono solo sistemi tecnologici avanzati: devono essere luoghi vivibili, con valori sociali ed economici equilibrati.
Questo è particolarmente importante per i valori immobiliari, uno dei nodi critici della rigenerazione urbana.
Senza interventi mirati, la gentrificazione rischia di trasformare i quartieri riqualificati in aree inaccessibili per le nuove generazioni.
Un policentrismo ben progettato deve garantire un mercato immobiliare sostenibile, accessibile a giovani, famiglie e nuove imprese.
Le città italiane, nel loro equilibrio tra tradizione e innovazione, possono essere un modello per l’Europa.
Da un lato, i centri storici rimangono fulcri di bellezza e identità.
Dall’altro, i nuovi poli devono attrarre talenti, promuovere l’innovazione e garantire accessibilità.
Il policentrismo urbano, se realizzato con cura, può trasformare le città europee in spazi più equilibrati e sostenibili.
Un approccio non competitivo ma qualitativo, in cui ogni polo arricchisce il sistema complessivo offrendo soluzioni che dialogano con i valori sociali ed economici di una città.
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