Cos’è il Manifesto di Ventotene di cui ha parlato Giorgia Meloni

L’aula della Camera dei Deputati si è trasformata in un vero e proprio campo di battaglia politica dopo che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha citato alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene durante il suo intervento in vista del Consiglio europeo. Le sue parole hanno innescato una reazione immediata tra le opposizioni, con proteste, urla e accuse di oltraggio alla storia d’Italia. La tensione è salita così tanto che il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, è stato costretto a sospendere la seduta più volte. Ma cosa ha detto esattamente Giorgia Meloni per scatenare una simile reazione? E, soprattutto, cos’è il Manifesto di Ventotene e perché è considerato uno dei documenti fondamentali per l’Europa unita? Indice Manifesto di Ventotene, Meloni: “Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia” "Si inginocchi davanti a questi uomini": l'attacco di Fornaro  Cos’è il Manifesto di Ventotene e perché è così importante Manifesto di Ventotene, Meloni: “Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia” La polemica è esplosa quando Giorgia Meloni, nel suo intervento alla Camera, ha letto alcuni estratti del Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi mentre erano confinati dal regime fascista. In particolare, la premier ha sottolineato i passaggi più radicali, quelli in cui si parla della necessità di una “dittatura del partito rivoluzionario” per abbattere i vecchi sistemi di potere. “Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia”, ha dichiarato Meloni, lasciando intendere una forte presa di distanza dal documento. Immediatamente, come riporta ‘Open’, l’Aula è esplosa in un’ondata di proteste, soprattutto dai banchi del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle. Il rumore era tale che Fontana ha dovuto interrompere la seduta due volte per tentare di riportare l’ordine. Ma la tensione non si è placata, e gli interventi delle opposizioni si sono fatti sempre più duri. "Si inginocchi davanti a questi uomini": l'attacco di Fornaro  Uno degli interventi più accesi è stato quello di Federico Fornaro, deputato del Partito Democratico, che ha attaccato frontalmente la premier, accusandola di aver dileggiato il Manifesto e i suoi autori. “Non è accettabile fare una caricatura di quegli uomini”, ha dichiarato. “Lei, presidente Meloni, siede in questo Parlamento anche grazie a loro. Questo è un luogo sacro della democrazia e noi siamo qui grazie a quei visionari di Ventotene, che erano confinati politici. Si inginocchi, presidente del Consiglio, di fronte a questi uomini e donne, altro che dileggiarli”. Le sue parole hanno scatenato un’ulteriore ondata di applausi e contestazioni, con il clima in Aula sempre più infuocato. Un’altra dura critica è arrivata da Alfonso Colucci (M5S): “Quanto abbiamo sentito oggi in questa Aula dalla presidente del Consiglio è un oltraggio alla storia d’Italia e alla memoria di quanti hanno combattuto, perso la vita, donando a questa democrazia l’antifascismo da cui nasce la nostra Costituzione e la nostra democrazia”. Cos’è il Manifesto di Ventotene e perché è così importante Al centro dello scontro in Parlamento c’è dunque il Manifesto di Ventotene, un documento scritto nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, durante il loro confino sull’isola di Ventotene, dove erano stati mandati dal regime fascista. Il Manifesto è considerato la base ideale e politica del progetto di un’Europa unita. In un periodo in cui il continente era dilaniato dalla Seconda Guerra Mondiale, Spinelli e Rossi immaginarono un futuro in cui gli Stati nazionali non avrebbero più combattuto tra loro, ma avrebbero creato una federazione europea basata sulla pace, la democrazia e la cooperazione. Tra i punti chiave del Manifesto: Superamento degli Stati nazionali sovrani, ritenuti la causa delle guerre; La creazione di una federazione europea, con istituzioni sovranazionali in grado di garantire la pace; Lotta ai regimi autoritari, con un’Europa basata su principi democratici. Tuttavia, il documento contiene anche passaggi più radicali, nei quali si ipotizza la necessità di una “dittatura del partito rivoluzionario” per guidare la transizione verso la nuova Europa. Ed è proprio su questo punto che Meloni ha fatto leva per attaccare il Manifesto, scatenando lo scontro in Aula. Nonostante le diverse interpretazioni e le punte un po’ più radicali (dovute anche al periodo storico), il Manifesto di Ventotene rimane uno dei pilastri del pensiero europeista, tanto che ancora oggi viene citato come il punto di partenza del processo di integrazione dell’Unione Europea. Vuoi approfondire l’argomento? Allora visita il nostro appunto sul Manifesto di Ventotene!

Mar 19, 2025 - 19:00
 0
Cos’è il Manifesto di Ventotene di cui ha parlato Giorgia Meloni

Bandiera Europa

L’aula della Camera dei Deputati si è trasformata in un vero e proprio campo di battaglia politica dopo che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha citato alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene durante il suo intervento in vista del Consiglio europeo.

Le sue parole hanno innescato una reazione immediata tra le opposizioni, con proteste, urla e accuse di oltraggio alla storia d’Italia. La tensione è salita così tanto che il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, è stato costretto a sospendere la seduta più volte.

Ma cosa ha detto esattamente Giorgia Meloni per scatenare una simile reazione? E, soprattutto, cos’è il Manifesto di Ventotene e perché è considerato uno dei documenti fondamentali per l’Europa unita?

Indice

  1. Manifesto di Ventotene, Meloni: “Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia”
  2. "Si inginocchi davanti a questi uomini": l'attacco di Fornaro 
  3. Cos’è il Manifesto di Ventotene e perché è così importante

Manifesto di Ventotene, Meloni: “Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia”

La polemica è esplosa quando Giorgia Meloni, nel suo intervento alla Camera, ha letto alcuni estratti del Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi mentre erano confinati dal regime fascista. In particolare, la premier ha sottolineato i passaggi più radicali, quelli in cui si parla della necessità di una “dittatura del partito rivoluzionario” per abbattere i vecchi sistemi di potere.

“Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia”, ha dichiarato Meloni, lasciando intendere una forte presa di distanza dal documento.

Immediatamente, come riporta ‘Open’, l’Aula è esplosa in un’ondata di proteste, soprattutto dai banchi del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle. Il rumore era tale che Fontana ha dovuto interrompere la seduta due volte per tentare di riportare l’ordine.

Ma la tensione non si è placata, e gli interventi delle opposizioni si sono fatti sempre più duri.

"Si inginocchi davanti a questi uomini": l'attacco di Fornaro 

Uno degli interventi più accesi è stato quello di Federico Fornaro, deputato del Partito Democratico, che ha attaccato frontalmente la premier, accusandola di aver dileggiato il Manifesto e i suoi autori.

“Non è accettabile fare una caricatura di quegli uomini”, ha dichiarato. “Lei, presidente Meloni, siede in questo Parlamento anche grazie a loro. Questo è un luogo sacro della democrazia e noi siamo qui grazie a quei visionari di Ventotene, che erano confinati politici. Si inginocchi, presidente del Consiglio, di fronte a questi uomini e donne, altro che dileggiarli”.

Le sue parole hanno scatenato un’ulteriore ondata di applausi e contestazioni, con il clima in Aula sempre più infuocato.

Un’altra dura critica è arrivata da Alfonso Colucci (M5S): “Quanto abbiamo sentito oggi in questa Aula dalla presidente del Consiglio è un oltraggio alla storia d’Italia e alla memoria di quanti hanno combattuto, perso la vita, donando a questa democrazia l’antifascismo da cui nasce la nostra Costituzione e la nostra democrazia”.

Cos’è il Manifesto di Ventotene e perché è così importante

Al centro dello scontro in Parlamento c’è dunque il Manifesto di Ventotene, un documento scritto nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, durante il loro confino sull’isola di Ventotene, dove erano stati mandati dal regime fascista.

Il Manifesto è considerato la base ideale e politica del progetto di un’Europa unita. In un periodo in cui il continente era dilaniato dalla Seconda Guerra Mondiale, Spinelli e Rossi immaginarono un futuro in cui gli Stati nazionali non avrebbero più combattuto tra loro, ma avrebbero creato una federazione europea basata sulla pace, la democrazia e la cooperazione.

Tra i punti chiave del Manifesto:

  • Superamento degli Stati nazionali sovrani, ritenuti la causa delle guerre;

  • La creazione di una federazione europea, con istituzioni sovranazionali in grado di garantire la pace;

  • Lotta ai regimi autoritari, con un’Europa basata su principi democratici.

Tuttavia, il documento contiene anche passaggi più radicali, nei quali si ipotizza la necessità di una “dittatura del partito rivoluzionario” per guidare la transizione verso la nuova Europa. Ed è proprio su questo punto che Meloni ha fatto leva per attaccare il Manifesto, scatenando lo scontro in Aula.

Nonostante le diverse interpretazioni e le punte un po’ più radicali (dovute anche al periodo storico), il Manifesto di Ventotene rimane uno dei pilastri del pensiero europeista, tanto che ancora oggi viene citato come il punto di partenza del processo di integrazione dell’Unione Europea.

Vuoi approfondire l’argomento? Allora visita il nostro appunto sul Manifesto di Ventotene!