Cosa c’è dietro al blackout in Spagna e Portogallo? “Non si esclude l’azione deliberata”
“Essenziale distinguere tra ipotesi investigative e conferme tecniche”, avverte Matteo Adjimi, presidente del Cda di Argo Spa, azienda leader nel settore dell'intelligence

Roma, 29 aprile 2025 – È iniziata la conta dei danni del maxi blackout che ieri ha colpito Spagna, Portogallo e (per poche ore) anche il sud della Francia. Le autorità hanno aperto un’inchiesta per sabotaggio, al momento sembrano escludere l’ipotesi cyberattacco.
Mentre la Spagna cerca di fare luce sulle cause, nche Palazzo Chigi è in allarme: convocata per i prossimi giorni una riunione a livello tecnico del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. Ma gli esperti cosa dicono? Ecco cosa dice Matteo Adjimi, presidente del Cda di Argo Spa, azienda leader nel settore dell'intelligence specializzata in consulenze strategiche per imprese.
Argo: “Non si esclude l’azione deliberata”
“Sebbene non vi siano, al momento, conferme ufficiali circa l'origine dell'evento, alcune caratteristiche emerse, come la contemporaneità delle interruzioni su più tratte della rete elettrica interconnessa e l'assenza di segnali pregressi riconducibili a guasti tecnici, portano a non escludere del tutto l'ipotesi di un'azione deliberata, potenzialmente anche di natura cibernetica”. Lo dichiara il presidente Matteo Adjimi.
"In simili contesti – continua Adjimi – un'interferenza esterna, eventualmente veicolata attraverso accessi non autorizzati ai sistemi di controllo o tramite la manipolazione di parametri operativi critici, potrebbe teoricamente compromettere la stabilità della rete, generando disservizi a cascata anche oltre i confini nazionali”.
“Distinguere tra ipotesi investigative e conferme tecniche”
“Si tratta, tuttavia, di valutazioni preliminari sicuramente in fase di approfondimento da parte delle autorità competenti. In questa fase – prosegue il presidente del Cda di Argo – risultano fondamentali l'analisi dei registri di sistema, il tracciamento delle comunicazioni di rete e la verifica dell'integrità delle infrastrutture digitali a supporto dei servizi energetici. Distinguere tra ipotesi investigative e conferme tecniche è essenziale per evitare conclusioni affrettate e favorire una lettura equilibrata e oggettiva degli eventi in corso", conclude Matteo Adjimi.