Consulenza finanziaria UE: Italia da medaglia d’oro
La consulenza finanziaria è un comparto rilevante per il nostro paese: i consulenti finanziari iscritti e attivi con mandato sono circa 36mila e l’Italia è al primo posto in Ue per numero di consulenti finanziari per abitante (il rapporto è di 1 a 2.051), un sistema dunque molto capillare. Inoltre, a livello Ue, l’Italia è... Leggi tutto
La consulenza finanziaria è un comparto rilevante per il nostro paese: i consulenti finanziari iscritti e attivi con mandato sono circa 36mila e l’Italia è al primo posto in Ue per numero di consulenti finanziari per abitante (il rapporto è di 1 a 2.051), un sistema dunque molto capillare. Inoltre, a livello Ue, l’Italia è il primo paese per quota di persone che si affidano a consulenti per le proprie decisioni finanziarie (57% vs 51% in Spagna, 49% in Francia e 42% in Germania). Queste tendenze sono soprattutto dovute al fatto che i cf e le reti in Italia sono attori di mercato professionali, che operano secondo i principi di qualità e garanzia, anche grazie a un’offerta di advisory in grado di cogliere le diverse esigenze. Non sorprende, dunque, come la raccolta media netta annua della consulenza finanziaria in Italia sia in costante crescita: negli ultimi 5 anni è stata di circa 50 miliardi di Euro (x3 il valore del 2013) e dal 2013 a oggi l’Italia è stato il primo paese Ue per raccolta netta delle reti di consulenza finanziaria, con un valore cumulato dal 2013 di 452 miliardi di euro (contro 440 miliardi in Germania).
Per far fronte a tali trend, oggi è in corso un’evoluzione strutturale del settore verso un modello di team specializzati nella consulenza patrimoniale a 360°, che abbraccia l’intera sfera patrimoniale e personale del cliente. Questo cambio di paradigma emerge chiaramente dalle dinamiche di settore già in atto: la quota di consulenti under 30 sul totale è quasi triplicata negli ultimi 5 anni, mentre i clienti under 45 rappresentano circa il 30% del totale e continuano a crescere (+17,6% dal 2020). Inoltre, la consulenza finanziaria si conferma un servizio ampiamente diffuso sul territorio, a prescindere dalle fasce di patrimonio dei clienti: nonostante le reti gestiscano circa la metà delle masse del private banking nazionale, quasi 3/4 dei clienti dispongono di un patrimonio inferiore ai 100mila euro.