Chip, cosa significa la mossa trumpiana della taiwanese Tsmc

Tsmc investirà 100 miliardi di dollari nell'apertura di fabbriche di microchip negli Stati Uniti. La compagnia taiwanese sottolinea i legami con Trump e ne supporta l'ambizione di rendere l'America la superpotenza dell'intelligenza artificiale: anche Apple e OpenAi fanno lo stesso. Intanto, Honda sposta la produzione della Civic dal Messico all'Indiana.

Mar 4, 2025 - 11:31
 0
Chip, cosa significa la mossa trumpiana della taiwanese Tsmc

Tsmc investirà 100 miliardi di dollari nell’apertura di fabbriche di microchip negli Stati Uniti. La compagnia taiwanese sottolinea i legami con Trump e ne supporta l’ambizione di rendere l’America la superpotenza dell’intelligenza artificiale: anche Apple e OpenAi fanno lo stesso. Intanto, Honda sposta la produzione della Civic dal Messico all’Indiana

La compagnia taiwanese Tsmc, la più grande e sofisticata azienda manifatturiera di microchip su contratto, ha annunciato un investimento da 100 miliardi di dollari per l’apertura di fabbriche negli Stati Uniti, in aggiunta ai 65 miliardi già allocati sotto la precedente amministrazione di Joe Biden: nel complesso, quindi, la società arriverà a disporre di una decina di impianti sul territorio americano, tra centri dedicati alla costruzione di semiconduttori avanzati e siti di confezionamento.

TSMC SI RICOLLEGA AL 2020, NON A BIDEN

L’amministratore delegato di Tsmc, C.C. Wei, non ha però sottolineato la continuità tra il nuovo investimento e quelli stanziati negli anni di Biden, ma l’ha piuttosto ricollegato al periodo della prima amministrazione di Donald Trump, più precisamente a un impegno economico di circa 10 miliardi annunciato nel 2020. Ieri Trump ha dichiarato che l’impegno di Tsmc garantisce che “i chip per l’intelligenza artificiale più potenti al mondo saranno prodotti proprio qui in America. Senza i semiconduttori”, ha aggiunto, “non c’è l’economia che alimenta tutto, dall’intelligenza artificiale alle automobili alla manifattura avanzata”.

L’ANNUNCIO DI NVIDIA

Dopo l’annuncio, Nvidia – è l’azienda dominante nel mercato dei microchip per l’intelligenza artificiale, con sede in California – ha detto che si affiderà alle fabbriche statunitensi di Tsmc per la produzione dei suoi processori avanzati. In questo modo gli Stati Uniti potranno concentrare sul loro territorio non soltanto la fase di progettazione dei chip ma anche quella di manifattura, generalmente concentrata in Asia, come desiderava anche l’amministrazione precedente: il Chips and Science Act del 2022 serviva proprio a questo.

LE MINACCE DI TRUMP A TAIWAN

L’investimento di Tsmc negli Stati Uniti dovrà essere approvato dalle autorità di Taiwan, un paese di fatto indipendente ma che la Cina considera parte del suo territorio e che ha in Washington il suo sostenitore principale.

Durante l’ultima campagna elettorale, però, Trump aveva detto che Taipei dovrebbe pagarsi da sola la difesa da Pechino e aveva accusato l’isola di aver sottratto agli americani le operazioni legate ai semiconduttori. Ha anche ventilato la possibilità di imporre un dazio del 25 per cento sulle importazioni di chip che si rivelerebbe molto pesante sia per l’economia di Taiwan, sia per gli approvvigionamenti delle società tecnologiche americane.

Per Trump i dazi non sono soltanto uno strumento commerciale ma anche una leva di pressione politica e un mezzo di attrazione degli investimenti negli Stati Uniti, al posto degli aiuti pubblici: i sussidi erano invece l’approccio preferito da Biden, la cui amministrazione fornì a Tsmc 6,6 miliardi di dollari in sovvenzioni per tre impianti in Arizona (uno è già attivo).

QUANTO INVESTIRÀ TSMC A TAIWAN

Parallelamente ai 100 miliardi destinati agli Stati Uniti, Tsmc investirà 300 miliardi (o anche più) a Taiwan per espandere la sua capacità manifatturiera di chip avanzati: nonostante l’espansione americana, dunque, la compagnia manterrà in patria le sue tecnologie.

GLI ALTRI INVESTIMENTI “TRUMPIANI”

L’annuncio di Tsmc si aggiunge alle promesse di investimento di altre società tecnologiche che sembrano sostenere l’ambizione di Trump di rendere l’America la potenza dominante nell’intelligenza artificiale.

– Leggi anche: Tsmc e Broadcom spingono Intel in borsa

OpenAi, SoftBank e Oracle, ad esempio, spenderanno 100 miliardi di dollari (la cifra potrebbe salire a 500 miliardi) nelle infrastrutture per l’intelligenza artificiale, anche se i dettagli del cosiddetto progetto “Stargate” rimangono dubbi.

Pochi giorni fa, anche Apple ha detto che investirà oltre 500 miliardi in quattro anni per espandere o costruire degli impianti, anche manifatturieri.

Uscendo dal settore dell’intelligenza artificiale, invece, ieri la casa automobilistica giapponese Honda ha fatto sapere che sposterà la produzione del nuovo modello Civic dal Messico agli Stati Uniti, evitando così i dazi.