Che vuole fare Microsoft con l’intelligenza artificiale?

Nel suo 50esimo compleanno, Microsoft deve prendere una decisione: guidare la rivoluzione tecnologica dell'intelligenza artificiale o abbandonare la corsa? Fatti e commenti

Apr 7, 2025 - 07:46
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Che vuole fare Microsoft con l’intelligenza artificiale?

Nel suo 50esimo compleanno, Microsoft deve prendere una decisione: guidare la rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale o abbandonare la corsa? Fatti e commenti

 

Microsoft sta ripensando i suoi ambiziosi piani per l’intelligenza artificiale (IA). Il gigante tecnologico ha infatti fermato o ritardato diversi progetti di data center in tutto il mondo.

Inoltre, dopo aver investito miliardi nell’IA, il gigante di Redmond, che quest’anno compie 50 anni, deve accettare un’eventualità: la corsa del settore potrebbe rallentare e, mentre le sue azioni sono in difficoltà e concorrenti come Google e Amazon sono in vantaggio, gli addetti ai lavori si chiedono se l’azienda abbia perso la sua occasione.

BYE-BYE DATA CENTER

Come riferito da Bloomberg, Microsoft ha interrotto o ritardato i progetti di data center in tutto il mondo, facendo pensare a una rivalutazione delle sue ambizioni in materia di intelligenza artificiale.

Per esempio, si è tirato indietro nello sviluppo di data center in Paesi come l’Indonesia, l’Australia e il Regno Unito, oltre che in Stati americani come l’Illinois, il North Dakota e il Wisconsin.

L’azienda si è anche ritirata dalle trattative per l’affitto di uno spazio nel Regno Unito, tra Londra e Cambridge, che avrebbe dovuto ospitare i chip di Nvidia, e di un altro data center vicino a Chicago.

PROBLEMI INFRASTRUTTURALI?

Sebbene per quanto riguarda i ritardi nella realizzazione di un sito vicino a Giacarta e di un altro a Mount Pleasant, nel Wisconsin, siano stati identificati problemi di costruzione, appare difficile che questo sia capitato in tutti gli altri siti anche perché, come ha spiegato una fonte a Bloomberg, l’azienda pianifica “le esigenze di capacità dei propri data center con anni di anticipo per assicurarsi di avere infrastrutture sufficienti nei posti giusti”.

A febbraio, gli analisti di TD Cowen hanno dichiarato in una nota che Microsoft aveva cancellato contratti di locazione per un valore di “un paio di centinaia di megawatt”, ovvero circa due data center di capacità. In alcuni casi, l’azienda aveva addotto come motivo della disdetta “ritardi nella struttura/alimentazione”, secondo quanto riferito dagli analisti, i quali hanno aggiunto che Meta aveva già usato una giustificazione simile per cancellare i contratti di locazione dei data center.

La banca d’investimento aveva inoltre rilevato che Microsoft si era “tirata indietro” nel convertire gli accordi di qualificazione che di solito si trasformano in contratti di locazione tradizionali. Tutti motivi per cui gli analisti hanno espresso incertezza sul fatto che le azioni di Microsoft rappresentino un ritardo temporaneo o una cessazione completa degli accordi.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI (E DI ALIBABA)

La scorsa settimana, sempre gli analisti di TD Cowen, hanno dichiarato in un’altra nota che “i controlli incrementali del canale hanno mostrato che Microsoft ha cancellato altri contratti di locazione di data center negli Stati Uniti e in Europa dopo la nota iniziale”.

Gli analisti infatti hanno intensificato l’esame della spesa per i data center da quando, a gennaio, l’azienda cinese DeepSeek ha annunciato di aver creato un servizio di IA competitivo utilizzando meno risorse delle principali aziende statunitensi.

Per gli esperti è difficile capire quanto la riduzione dei data center dell’azienda rifletta le aspettative di una diminuzione della domanda rispetto a problemi temporanei di costruzione, come la carenza di energia e di materiali da costruzione. Ma alcuni investitori hanno interpretato i segnali di contrazione come un’indicazione del fatto che i previsti acquisti di servizi di intelligenza artificiale non giustificano gli ingenti esborsi di Microsoft per le server farm.

A fine marzo anche il presidente di Alibaba, Joe Tsai, ha messo in guardia da una potenziale bolla nella costruzione di data center, sostenendo che il ritmo di costruzione potrebbe superare la domanda iniziale di servizi di IA.

LA REAZIONE DELLA BORSA

Queste preoccupazioni però hanno pesato sui titoli tecnologici globali nelle ultime settimane, in particolare sui produttori di chip come Nvidia, che assorbono una quota significativa dei budget dei data center. Mercoledì, riferisce Bloomberg, le azioni di Microsoft erano in calo del 9% circa e ieri mattina sono scese del 2,3% a 373,32 dollari.

LE POCHE PAROLE DI MICROSOFT

Microsoft, tuttavia, ha detto alla testata economica di voler mantenere i suoi piani di investimento di 80 miliardi di dollari in data center abilitati all’intelligenza artificiale nell’anno fiscale 2025, che si concluderà il 30 giugno.

In precedenza aveva annunciato che il prossimo anno fiscale vedrà un rallentamento della spesa per le nuove infrastrutture e che l’attenzione si sposterà dalle nuove costruzioni all’allestimento delle strutture esistenti con server e altre apparecchiature.