Changan e Dongfeng, in Cina si va verso il mega gruppo dell’auto?

L'unione tra Dongfeng Motor e Changan porterebbe alla creazione di un colosso da oltre 5,16 milioni di vendite, capace di sorpassare le connazionali Byd, Saic e Faw.

Feb 16, 2025 - 17:22
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Changan e Dongfeng, in Cina si va verso il mega gruppo dell’auto?

L’unione tra Dongfeng Motor e Changan porterebbe alla creazione di un colosso da oltre 5,16 milioni di vendite, capace di sorpassare le connazionali Byd, Saic e Faw

Secondo il compianto Sergio Marchionne, responsabile della fusione tra Fiat e Chrysler, l’industria dell’auto già all’epoca stava correndo verso un modello di conglomerati: 5-6 gruppi destinati a inglobare marchi storici che da soli non avrebbero la forza di stare in un mercato sempre più competitivo e spietato. Da questo punto di vista, se in Cina dovessero unire le forze Changan e Dongfeng, il processo in atto nel resto del mondo sarebbe quasi certamente accelerato, perché gli avversari si ritroveranno a rivaleggiare con un avversario di proporzioni titaniche.

LE FUSIONI AGITANO IL VASTO ORIENTE DELL’AUTO

Proprio nelle stesse ore in cui, in Giappone, tramonta il sole sulla fusione tra Honda e Nissan, nella vicina Cina si fa largo l’ipotesi inattesa dell’unione tra Dongfeng e Changan. E dato che nel Paese ogni voce fatta trapelare, di norma, è intenzionale, molti osservatori la danno già per certa, benché manchi ancora l’avvallo governativo.

Due comunicati, quasi identici, annunciano per entrambi i gruppi la decisione dei rispettivi azionisti di controllo di valutare una revisione degli assetti azionari che sembra finalizzata ad apportare rilevanti modifiche alla struttura proprietaria.

LA MOSSA DI DONGFENG E CHANGAN

Dongfeng Motor Group Company Limited, quotata sulla Borsa di Hong Kong, ha spiegato che la sua controllante, Dongfeng Motor Corporation, “ha in programma una ristrutturazione con un altro gruppo statale centrale” lasciando la porta aperta alla possibilità che ciò “potrebbe comportare un cambiamento nell’azionista di controllo” diretto.

Tutto ciò specificando che la nuova rotta non avrà alcun impatto sulle attività produttive e, soprattutto, su chi “controlla effettivamente” l’azienda, ovvero lo Stato, data la massiccia presenza pubblica nell’organigramma.

Contemporaneamente le agenzie collegate alla Borsa di Shenzhen battevano un analogo annuncio di Changan Automobile in merito a un riassetto della catena di controllo da parte dell’azionista China South Industries Group Corp.

QUALCHE NUMERO

L’unione tra Dongfeng Motor e Changan porterebbe alla creazione di un gruppo dalla potenza di fuoco di oltre 5,16 milioni di vendite (mera somma algebrica dei risultati conseguiti singolarmente nel 2024), quasi 1 milione in più rispetto a quanto fatto dalla capofila Byd e da Saic, e capace di distanziare Faw che resterebbe indietro di due milioni di unità.

COSA DICONO I GIORNALI CINESI

Secondo il South China Morning Post, “è probabile che Pechino concentri due delle sue aziende automobilistiche statali sotto un’unica holding di controllo” nel tentativo di “contrastare la sovracapacità produttiva e aumentare la competitività nel mercato dei veicoli elettrici”.