Certificazione Unica 2025: istruzioni INPS con tutti i modi per ottenerla, caso per caso

Dal conguaglio fiscale alle modalità di rilascio online e cartaceo, ecco tutto quello che c'è da sapere sulla Certificazione Unica 2025 rilasciata da INPS.

Mar 21, 2025 - 09:58
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Certificazione Unica 2025: istruzioni INPS con tutti i modi per ottenerla, caso per caso

Come ogni anno, l’INPS provvede al rilascio della Certificazione Unica 2025. La CU è disponibile dal 14 marzo 2025 e, per ottenerla, i contribuenti possono accedere ai servizi online dell’INPS attraverso il proprio SPID, CIE, o CNS, oppure tramite il portale MyINPS.

L’INPS mette in realtà a disposizione canali diversificati per l’accesso e la correzione della CU, garantendo che tutti vi abbiano accesso e possano regolarizzare eventuali errori tempestivamente. Il dettaglio delle opzioni è contenuto nella nuova Circolare n.61/2025 pubblicata il 20 marzo.

Tutti i modi per ottenere la Certificazione Unica INPS 2025 

La Certificazione Unica (CU) INPS sintetizza i redditi erogati ai pensionati e ai titolari di prestazioni assistenziali durante l’anno. Viene rilasciata dall’Istituto Nazionale di Previdenza sociale in qualità di sostituto d’imposta e riporta tutti i dati utili per la predisposizione della dichiarazione precompilata.

Per l’anno fiscale 2025, l’INPS ha previsto alcune novità rispetto al passato, in particolare per l’invio telematico, la rettifica e le modalità di accesso per i beneficiari.

Per agevolare l’accesso ai documenti da parte di utenti con difficoltà informatiche, l’INPS ha previsto diverse modalità alternative al canale digitale MyINPS per ottenere la Certificazione Unica 2025. Ecco una panoramica completa delle varie alternative, caso per caso.

  • Presso le sedi INPS: gli utenti possono richiedere il rilascio cartaceo della CU 2025 presso gli uffici INPS, previa prenotazione tramite il portale INPS Mobile o il Contact Center Multicanale.
  • Via PEC: i soggetti titolari di PEC possono richiedere l’invio della CU 2025 alla propria casella PEC. Per farlo, è necessario inviare la richiesta all’indirizzo richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it, allegando il documento di identità. Il canale PEC è disponibile anche per eredi e delegati.
  • Patronati e CAF: gli utenti possono avvalersi di istituti di patronato o Centri di Assistenza Fiscale (CAF) abilitati, che, con una delegazione firmata dal richiedente, possono accedere alla Certificazione Unica a nome dell’interessato.
  • Spedita a casa: è possibile richiedere la spedizione cartacea della Certificazione Unica alla propria residenza o, nel caso di decesso del titolare, alla residenza dell’erede. Per la richiesta bisogna chiamare il Contact Center al numero 803 164 da rete fissa o al numero 06 164164 da rete mobile). C’è anche un numero verde dedicato: 800 434320 (con risponditore automatico).
  • Sportelli per utenza fragile: Per i soggetti appartenenti a categorie di utenza fragile, è attivo un canale speciale di supporto che permette di richiedere il rilascio della Certificazione Unica e altre documentazioni, con modalità telefoniche o attraverso il portale INPS.
  • Per posta cartacea ai residenti all’estero: la possono chiedere fornendo i propri dati e il numero di codice fiscale al numero 0039-06 164164 (da rete mobile) dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 20:00 (ora italiana) e il sabato dalle 08:00 alle 14:00 (ora italiana).

Conguaglio fiscale: calcolo ed emissione CU

Nella CU 2025 ci sono anche altri dati oltre a pensioni e sussidi percepiti. In qualità di sostituto d’imposta, l’INPS è infatti tenuto a effettuare il conguaglio fiscale di fine anno. Entro il 28 febbraio 2025, l’ente ha calcolato le ritenute per il 2024, prendendo in considerazione le detrazioni fiscali e i redditi complessivi. Le imposte determinate sono state prelevate direttamente dalle erogazioni mensili e, qualora non ci fosse sufficiente “capienza” nelle erogazioni, l’importo del debito è recuperato sulle erogazioni successive.

Il calcolo comprende le addizionali regionali e comunali, che vengono trattenute per ogni prestazione, dal mese di gennaio a novembre dell’anno successivo.

Rettifica Certificazione Unica INPS con errori e discrepanze

Nel caso in cui si rilevino errori nella Certificazione Unica 2025, il contribuente deve contattare il proprio sostituto d’imposta per procedere alla correzione dei dati. La rettifica può comportare anche la modifica del conguaglio fiscale, soprattutto in caso di importi non corretti.

L’INPS consente di correggere la Certificazione Unica direttamente attraverso le Strutture territoriali, mentre i contribuenti possono essere informati dell’avvenuta rettifica tramite comunicazione postale o PEC.

Dopo tale operazione, il contribuente dovrà aggiornare i dati riportati nella dichiarazione precompilata sulla base della Certificazione Unica rettificata.