Cedolino NoiPa di aprile, fino a 333 euro di arretrati per i docenti

Nel cedolino NoiPa di aprile, docenti e Ata ricevono arretrati e aumenti fino a 333 euro grazie a indennità non versate, detrazioni fiscali applicate tardi e giornate festive

Apr 7, 2025 - 07:53
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Cedolino NoiPa di aprile, fino a 333 euro di arretrati per i docenti

Aprile porta con sé un cedolino NoiPa più generoso del solito. Tra le voci in crescita spiccano gli arretrati, il cui recupero restituisce finalmente un po’ di dignità ai conti in sofferenza di docenti e personale Ata. Oltre un milione di lavoratori si trova ora a fare i conti con una busta paga che, per una volta, non è solo un esercizio di resistenza.

Tra l’indennità per il contratto non ancora rinnovato e il ritardo nell’attuazione del taglio al cuneo fiscale, la somma versata è un conguaglio atteso, non un premio. Due elementi distinti che finiscono per incidere in modo sostanziale sulla busta paga.

Aumenti per gli stipendi della scuola ad aprile 2025

Gli accrediti, che saranno visibili a partire dal 7 aprile, porteranno un incremento medio di circa 333 euro.

Il portale NoiPa, temporaneamente non accessibile per interventi tecnici avviati a fine marzo, sarà nuovamente disponibile dalla mattina del 7 aprile. Gli interessati potranno così controllare il dettaglio dei versamenti, incluse eventuali voci straordinarie o arretrati accumulati nei mesi precedenti.

Indennità per mancato rinnovo: cosa cambia nel cedolino

In attesa della sottoscrizione del contratto collettivo 2022/2025, il personale della scuola riceverà una quota aggiuntiva destinata a compensare il ritardo nell’aggiornamento delle condizioni lavorative. Questa indennità corrisponde allo 0,5% dello stipendio lordo e si somma a precedenti adeguamenti già applicati nel corso del 2024:

  • un incremento del 3,35%
  • un’ulteriore maggiorazione dello 0,5% relativa al triennio contrattuale non ancora chiuso.

Da aprile, inoltre, si aggiunge un nuovo scatto, collegato alla finestra 2025/2027: la misura, introdotta con l’ultima Manovra, vale lo 0,6% e sarà rafforzata ulteriormente a partire da luglio.

Taglio del cuneo fiscale e arretrati in busta paga

Alla quota legata al contratto si aggiunge una somma forfettaria destinata a mitigare il peso delle imposte sul lavoro, introdotta dalle più recenti misure governative. Questo importo, differenziato in base alla fascia di reddito, mira a compensare i ritardi nell’applicazione del cosiddetto taglio del cuneo fiscale.

La misura, entrata formalmente in vigore da gennaio, è diventata operativa solo da aprile, comportando quindi l’erogazione anche degli arretrati dei mesi precedenti.

Per chi rientra entro i 35.000 euro di reddito annuo, l’aumento netto previsto si colloca tra i 70 e i 100 euro.

Per i contribuenti con redditi fino a 20.000 euro, le percentuali di sgravio si articolano come segue:

  • 7,1% fino a 8.500 euro;
  • 5,3% nella fascia tra 8.500 e 15.000 euro;
  • 4,8% da 15.000 a 20.000 euro.

Chi supera questa soglia ma resta entro i 32.000 euro annui beneficerà di una detrazione aggiuntiva pari a 1.000 euro, mentre oltre i 32.000 l’importo si calcola secondo una formula decrescente fino al tetto dei 40.000 euro.

Festività di aprile 2025: quali giorni pesano sulla busta paga

Il mese include anche giornate non lavorative che, in alcuni casi, possono determinare un aumento degli importi erogati. Quest’anno sia il Lunedì dell’Angelo, che cade il 21 aprile, sia la Festa della Liberazione, il 25 aprile, sono considerate festività retribuite.

Se il lavoratore non presta servizio, le giornate sono comunque riconosciute come se fossero lavorative. Chi invece lavora in quei giorni riceverà una maggiorazione stabilita dal contratto collettivo.