Carta di credito, come funziona il prelievo di soldi per pagare
Dove finiscono i soldi dopo una transazione, come funziona il pagamento e quali sono i costi da considerare se si attiva una carta di credito: la guida completa

A molti sarà capitato di voler noleggiare un’auto e sentirsi dire: “Mi dia la sua carta di credito”. Questo è solo uno dei tanti casi in cui questo strumento è richiesto. Ma cos’è esattamente una carta di credito, a chi conviene utilizzarla e quali costi bisogna considerare? E soprattutto: che fine fanno i soldi quando si paga con la carta? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Cos’è e come funziona una carta di credito
La carta di credito è uno strumento di pagamento elettronico che consente di effettuare acquisti sia online che nei negozi fisici. Si presenta come una tessera in plastica contenente i dati del titolare (nome, cognome, numero della carta, data di scadenza), codici di sicurezza (CVV2 o CVC2) e la firma, che ne certifica l’identità.
Molte carte sono dotate di tecnologia contactless, che permette di pagare semplicemente avvicinandole al lettore, senza inserire il pin o firmare la ricevuta, per importi generalmente contenuti.
Chi possiede una carta di credito può anche:
- prelevare contanti agli sportelli;
- impostare pagamenti automatici periodici, come bollette o abbonamenti.
La carta di credito permette di accedere a una somma anticipata dalla banca che l’ha emessa: non si spende denaro già disponibile sul conto, ma si prende in prestito, con addebito posticipato – di solito a fine mese. L’istituto può stabilire un tetto massimo mensile (fido) e limiti giornalieri di spesa o prelievo.
Un vantaggio importante: l’uso all’estero
Uno dei punti di forza della carta di credito è la possibilità di usarla quasi ovunque nel mondo. Prima di partire, però, è sempre consigliabile verificare che il circuito della propria carta (come Visa o Mastercard) sia accettato nel Paese di destinazione. Se sì, non sarà necessario cambiare denaro in valuta locale: il pagamento verrà convertito automaticamente.
Costi da valutare e regole di sicurezza
Prima di richiederla, è utile informarsi sui costi principali, che possono variare in base all’istituto emittente:
- canone annuo;
- commissioni sui prelievi ATM;
- costi di conversione valuta per operazioni fuori dall’eurozona.
Per ottenere una carta di credito, occorre presentare:
- un documento di identità;
- il codice fiscale;
- una documentazione che attesti il reddito (ad esempio buste paga);
- i dati del conto corrente a cui sarà collegata.
Una volta ricevuta la carta è fondamentale seguire alcune buone pratiche di sicurezza:
- firmare il retro della carta;
- conservare il pin in un luogo separato;
- controllare sempre gli scontrini e confrontarli con l’estratto conto;
- in caso di errore o addebito non autorizzato, richiedere il rimborso entro i tempi previsti;
- in caso di smarrimento o furto, bloccare subito la carta e presentare denuncia alle autorità.
Per gli acquisti online, è importante verificare che il sito sia sicuro: controllare la presenza del lucchetto accanto all’indirizzo web (https) e, se disponibile, cliccarci per leggere il certificato di sicurezza.
Perché con la carta si tende a spendere di più
Usare la carta di credito può portare a spendere più facilmente rispetto ai contanti. Questo perché non si ha la percezione immediata del denaro che si sta utilizzando.
Ma è fondamentale ricordare che i soldi spesi andranno comunque restituiti. Tenere traccia delle spese effettuate aiuta a evitare brutte sorprese e a mantenere sotto controllo il proprio bilancio.
Dove finiscono i soldi quando si paga con carta
Quando si effettua un pagamento, il commerciante inserisce la carta nel Pos o utilizza il lettore contactless. Il dispositivo invia i dati al circuito di riferimento (Visa, Mastercard, American Express) che, a sua volta, li inoltra all’issuer, ovvero l’ente che ha emesso la carta (in genere una banca).
L’issuer verifica se ci sono fondi sufficienti e autorizza la transazione. Il circuito fa da intermediario tra il venditore e l’issuer. Una volta approvato il pagamento, il commerciante riceve conferma e l’operazione è completata.
Quando avviene l’addebito
Il vero pagamento, cioè l’addebito sul conto del titolare, non è immediato. In genere avviene entro 30 giorni. Per esempio, una spesa fatta a settembre sarà addebitata in ottobre.
Le carte di credito si distinguono principalmente in tre tipologie:
- carte a saldo, per cui l’importo speso viene addebitato in un’unica soluzione dopo la chiusura del periodo contabile (senza interessi);
- carte revolving, che prevedono il rimborso rateale dell’importo, con interessi e un limite massimo di credito stabilito dalla banca;
- carte a opzione, che permettono di scegliere, mese per mese, se pagare tutto subito o a rate.
Carte di credito senza conto corrente
Alcune carte di credito non sono collegate a un conto corrente. In questo caso, le spese vengono rimborsate tramite bollettino postale o altri metodi di pagamento previsti dal contratto.
Per richiederle, occorre:
- avere almeno 18 anni;
- fornire i propri dati anagrafici;
- presentare un documento valido e una prova di reddito.
Queste carte offrono alcuni vantaggi, come la possibilità di accumulare punti fedeltà o accedere a promozioni. Tuttavia, presentano spesso costi più alti di gestione e prelievo. Inoltre, se il saldo non viene rimborsato puntualmente, si rischiano interessi elevati e debiti difficili da gestire.