Carioca lancia i pennarelli ecofamily di plastica riciclata: “Siamo innovatori”
Grazie alla ricerca interna, l’azienda di Settimo Torinese, che produce 1 milioni di pezzi al giorno e li esporta in 86 Paesi, evita il consumo di nuova plastica fossile e usa lo scarto di vaschette alimentari, rifiuto rigenerato sotto forma di coloratissimi strumenti da disegno

Cosa c’entrano la raccolta differenziata di casa, la sostenibilità ambientale per salvare il pianeta, la fiera del giocattolo, un mondo a colori, il disegno come mezzo espressivo di piccoli e grandi?
Il nesso tra questi elementi è Carioca, l’azienda torinese leader di settore che produce un milione di pennarelli al giorno e che, in questo inizio di 2025, ha lanciato la nuova linea produttiva ecofamily realizzata al 98% con plastica riciclata. A cui si aggiunge il package, di cartone rigenerato. Un impegno, quello verso la sostenibilità ambientale (secondo le linee di indirizzo dell’Agenda 2030 dell’Onu), che, però, non nasce oggi e non riguarda solo la celebre penna con la punta a fibra e i colori ad inchiostro, che, nelle confezioni, rincorrono l’arcobaleno.
Da pionieri a innovatori

Basti pensare che il 50% dei prodotti oggi a catalogo, nell'azienda che ha esordito nel 1947 di pari passo con l’industria degli strumenti di scrittura e che oggi si estende su 20.000 mq a Settimo Torinese, non esisteva nel 2015, solo 10 anni fa. “Dopo essere stati pionieri – affermano a Carioca – oggi siamo innovatori e, per questo, contiamo di diventare riferimento mondiale di categoria”.
“Quattro anni fa abbiamo deciso di accelerare il nostro percorso verso la sostenibilità – spiega Giorgio Bertolo, general manager di Carioca – con l’obiettivo di arrivare ad una economia circolare senza più il ricorso a materie vergini ma solo riciclate, sia per la carta che, soprattutto la sfida per noi, la plastica. Abbiamo iniziato con lo scarto del teatrapak, dal quale ottenevamo un pennarello grigio. Quest’anno abbiamo invece rilanciato una nuova linea che ci permette di colmare questo gap. Per noi il colore è una componente fondamentale per cui abbiamo cambiato filiera di approvvigionamento, utilizziamo materia di scarto legato al confezionamento alimentare che di base è trasparente e questo ci ha permesso di ottenere un prodotto esteticamente analogo al nostro prodotto standard. Anche lo stesso prezzo perché per noi è l’industria che si deve far carico della complessità e della ricerca che porta a ridurre l’impatto ambientale senza compromessi di prezzo”.
La nuova linea è lanciata proprio tra la Giornata mondiale della Terra, del 22 aprile, e la Giornata dell’Ambiente, del 5 giugno 2025: un impegno significativo in due date importanti per la salvaguardia del pianeta.Vini Librandi, il vigneto si tinge di giallo con uve e tecniche antiche. La sostenibilità è ambientale e sociale
Pennarello, meglio se riciclato e colorato

Tra il neonato pennarello amico dell'ambiente, quasi interamente frutto di plastica post consumo, e quello tradizionale realizzato con la produzione di plastica fossile (che deriva quindi da petrolio e metano, inquina e non è degradabile), dunque, c'è stato un passaggio intermedio con la rigenerazione del granulato derivato da plastica riciclata che però, per un'industria che tratta i colori aveva un difetto: tutti gli involucri dei pennarelli erano grigi, perché frutto del riuso di plastiche multicolori. Dopo questo periodo di sperimentazione, dunque, il passo ulteriore, dal 2025, col riutilizzo di sole plastiche derivanti dal riciclo delle vaschette ad uso alimentare che sono trasparenti e quindi consentono di avere una granulato che è possibile colorare. In tal modo è possibile far corrispondere l'esterno del pennarello alla tonalità che verrà poi rilasciata sulla carta, durante l'uso. Gli inevitabili scarti interni della produzione, invece, vengono recuperati per realizzare le parti più scure o nere.
Dunque, considerando che Carioca arriva a produrre 260-270 milioni di ‘pezzi’ l’anno (1,2 milioni al giorno tra pennarelli indelebili, evidenziatori e penne a sfera,) che raggiungono 86 nazioni (l’azienda è leader in Spagna Italia Grecia Belgio Polonia Turchia - Russia Europa dell'est e Scandinavia, in Italia è secondo brand dopo Giotto, c’è apertura anche in Brasile, Messico e Cina; sulla scatola le indicazioni sono in 18 lingue), le potenzialità di scongiurare la produzione di nuova plastica, dando invece una seconda vita a quella di scarto raccolta con la differenziata, sono potenzialmente significative e incisive.
Carioca? Giocattoli-pennarello per bambini

"Abbiamo tolto la plastica anche dalla confezione – spiegano a Carioca – e ora che abbiamo lanciato la ‘ecofamily’ possiamo inserirla progressivamente in altre linee di produzione. Abbiamo stretto accordi con due aziende per avere plastica riciclata trasparente di uso alimentare certificata perché non contenga metalli pesanti. I nostri prodotti, infatti, sono equiparati ai giocattoli e seguono la normativa europea, tra le più stringenti. Ad esempio quella Usa pone l’accento sulla parte meccanica del ‘giocattolo-pennarello’, affinché non ci si faccia male, mentre da noi c’è più attenzione sulla composizione chimica”. A tutti gli effetti, dunque, Carioca è storicamente una azienda che fa prodotti per bambini e le fiere di settore che frequenta sono appunto quelle del giocattolo”.
Fotovoltaico e non solo
Svelato il nesso tra riciclo di casa, giocattoli, pennarelli e salvaguardia del pianeta, e il lancio della nuova linea ecosostenibile, Carioca è comunque un’azienda energivora, con un impatto ambientale e ne è consapevole. “Il grosso viene utilizzato per raffreddare la plastica dopo che le è stata data forma – spiegano i responsabili -. Al momento abbiamo installato pannelli solari che coprono il 35% del fabbisogno. Attenzione c’è anche nell’uso dell’acqua di acquedotto per ‘mescolare’ i colori, e nella sua sterilizzazione per evitare la presenza di batteri. Dopo l’uso l’acqua viene ripulita mentre i fanghi residui vengono smaltiti”.
Un aspetto positivo è quello di essere a ‘ciclo chiuso’: dei circa 130 addetti, un centinaio lavorano in fabbrica, da ogni aspetto della produzione alla spedizione, gli altri sono nel laboratorio di analisi, si occupano di ricerca, di sviluppo, di marketing. In maggior numero sono donne, perché, come testimonia anche la scienza, il genere femminile mediamente riesce a percepire maggiori sfumature di colore rispetto a quello maschile.
L’azienda, ad esempio ha al proprio interno anche il reparto di manutenzione degli stampi in acciaio, prodotto in Italia e di qualità, che servono a dare forma alla plastica e che hanno un valore tra i 60 e i 100 mila euro ciascuno: un asset definito strategico da chi produce 1 milione di pennarelli al giorno.
La questione dei dazi Usa, ad esempio, preoccupa maggiormente proprio per le ricadute che potrebbe avere sul mercato dell'acciaio che non sui prezzi di vendita: “Il Torinese – spiegano – è famoso per la tornitura e i nostri stampi sono stati realizzati proprio qui”. Il 70% dei prodotti Carioca è destinato ai mercati esteri, Usa compresi ma quelli più rilevanti sono Spagna e SudAmerica.
Superlavabili e adatti ai bebè

Il ‘segreto’ del successo di Carioca, da sempre, sono stati i suoi colori ‘super-lavabili’: non servono smacchiatori e trattamenti speciali per ripulire i bambini e i loro abiti. Ma anche i prodotti differenziati per età e sicuri: come il pennarello Teddy, ‘pre-school’, adatto già ad un anno di età, con un tappo a forma di orsetto: sono le grandi orecchie a favorire la manipolazione e, soprattutto, ad evitare un potenziale soffocamento in caso di ingestione. L’impugnatura adeguata dai due anni, la punta non rimovibile, neanche coi denti, dai 4 a 6 anni, fino all'ingresso a scuola con le penne cancellabili con inchiostro termosensibile e impugnatura ergonomica per la scrittura di qualità.
La più recente Mask up, per colorare la pelle, in genere del viso, ad uso carnevalizio, è invece conforme anche alla norma sui cosmetici.
Tra le particolarità ci sono pennarelli che rilasciano un colore alla primo passaggio ma cambiano tinta se ci si ripassa sopra; le matite pensate per le scuole elementari realizzate in estruso di plastica, una resina, anziché in legno: non si possono spezzare e la mina dura a lungo; le punte di alcuni pennarelli realizzati in polvere sinterizzata (pressata, ndr) al posto della tradizionale fibra: anche ripassando più volte, il foglio non si buca.
Carioca Plus, vince il pennarello acrilico

Il nuovo trend guarda ora ad adolescenti e adulti, e la recente linea Carioca Plus, che offre vari formati di tipo semiprofessionale come kit da disegno, matite colorate, colori ad acqua, pennarelli a punta fine per la grafica, fino al gettonatissimo pennarello acrilico, quello indelebile, che viene usato per personalizzare di tutto, dalle t-shirt alle cover degli smartphone. Al contrario del celebre Uniposca (della Uni Mitsubishi Pencil), ancora sulla cresta dall’onda dagli anni '80, nel paint maker Made in Torino, il colore scende dalla punta senza che sia necessario pressarla e il costo è inferiore, afferma Carioca, perché non è necessaria la valvola interna.
La grafica di Carioca Plus è frutto dell’arte creativita dei fratelli torinesi Van Orton. La linea Plus in “Italia e in Spagna sta raggiungendo, in un anno e mezzo di produzione, il 10% del fatturato”.
Carioca, chi è

Negli anni Cinquanta nasce l'industria degli strumenti di scrittura e Alessandro Frola avvia nel 1947 la Universal spa; nel 1956 viene avviata la prima produzione di pennarelli in Europa. Il brand Carioca, marchio registrato, nasce nel ‘64 con l'iconico personaggio di Carioca Joe che per 50 anni ha accompagnato generazioni di bambini, Nel 1969 l'apertura e l'inizio della produzione anche a Barcellona, in Spagna, negli anni ‘70 e ‘80 si punta su pubblicità e marketing cui fa seguito negli anni Ottanta e Novanta una forte espansione internazionale. Tra il 2000 e il 2010 viene realizzato un nuovo edificio a Settimo Torinese per far fronte all'espansione. Nel 2016 subentra la nuova proprietà e si punta su ricerca e innovazione, con nuove linee e attenzione alla sostenibilità. La produzione interna di inchiostro permette a Carioca di avere pieno controllo e completa tracciabilità dei pennarelli; l'azienda prende accordo solo con fornitori certificati ed esegue testi interni sulla qualità dei prodotti che vantano numerose certificazioni.
Negli anni ‘20 del Duemila la ricerca con i primi pennarelli con plastica riciclata, benché grigi, e nel 2025, infine il lancio dei prodotti col 98% di plastica rigenerata: che sono più che ecofriendly, amici dell’ambiente, termine in voga nelle campagne ambientali. Sono stati definiti pennarelli ecofamily perché il target sono le famiglie e in questa economia circolare contro lo spreco e contro la produzione di plastiche dannose per l’ambiente, sono un anello della catena, anch’esse protagoniste nell’opera virtuosa di riciclo delle vaschette alimentari. Che dopo l’uso e il corretto smaltimento tornano in casa, coloratissime, sotto forma di pennarelli, che altro non sono se non delle penne che colorano permettendo a chiunque di esprimersi senza le parole e senza tele, pennelli e tavolozza.