Brunori Sas: sapete il significato del nome? È una storia commovente che racconta anche il suo legame con la Calabria, dove ancora vive

Brunori Sas, nome d’arte di Dario Brunori, è uno dei cantautori italiani più apprezzati degli ultimi anni, spesso considerato l’erede di Rino Gaetano per la sua capacità di raccontare con ironia e profondità la società contemporanea. Ma da dove deriva il suo nome d’arte? La scelta di chiamarsi Brunori Sas nasce dal desiderio di evocare...

Feb 12, 2025 - 00:13
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Brunori Sas: sapete il significato del nome? È una storia commovente che racconta anche il suo legame con la Calabria, dove ancora vive

Brunori Sas, nome d’arte di Dario Brunori, è uno dei cantautori italiani più apprezzati degli ultimi anni, spesso considerato l’erede di Rino Gaetano per la sua capacità di raccontare con ironia e profondità la società contemporanea.

Ma da dove deriva il suo nome d’arte? La scelta di chiamarsi Brunori Sas nasce dal desiderio di evocare un immaginario familiare e imprenditoriale: Sas sta infatti per “Società in accomandita semplice”, un richiamo alle piccole aziende di provincia e alla tradizione artigianale italiana, come quella della sua famiglia che si occupava di materiale da costruzione. Il nome riflette anche il suo approccio alla musica, visto come un’impresa artigianale più che come un prodotto industriale.

Il legame indissolubile con la Calabria

Nato a Cosenza nel 1977, Brunori ha sempre mantenuto un forte legame con la sua terra natale, la Calabria. Nonostante il successo, ha scelto di continuare a vivere lì, lontano dai grandi centri musicali come Roma o Milano.

Questa decisione è dettata sia da un profondo amore per la sua terra che dalla volontà di mantenere un rapporto autentico con le sue radici. Nelle sue canzoni traspare spesso una riflessione sulla provincia, con tutte le sue bellezze e contraddizioni, elementi che arricchiscono la sua poetica e lo rendono una voce unica nel panorama musicale italiano.

Con il suo stile semplice ma incisivo, continua a raccontare storie di vita quotidiana con una sensibilità rara, dimostrando che il successo non deve necessariamente passare per i grandi centri urbani, ma può nascere e crescere anche in provincia, con autenticità e passione.

L’azienda vinicola naturale

Oltre alla musica, Brunori ha anche un’altra grande passione: il vino. Infatti possiede un’azienda vinicola “naturale”, chiamata “Le quattro volte” come una sua canzone, un progetto che unisce la tradizione alla sostenibilità. La scelta di produrre vino naturale rispecchia la sua attenzione per l’ambiente e il desiderio di valorizzare i prodotti della sua terra in modo etico e responsabile.

Brunori ha più volte spiegato che, a differenza del vino bio, quello vino naturale non prevede manipolazione neanche in cantina come ad esempio l’uso dei solfiti. L’azienda agricola sorge su un territorio ricco di biodiversità che si trova tra il Parco Nazionale della Sila e quello del Pollino in una collina compresa tra i 200 e i 400 metri di altitudine. Qui il terreno è prevalentemente argilloso – calcareo e la microventilazione è sempre presente nei vigneti per garantire la qualità dell’uva. La vendemmia avviene rigorosamente a mano.

Il debutto a Sanremo con “L’albero delle noci”: il testo

Per Brunori Sas questo è il debutto al Festival di Sanremo, dove porta una canzone intensa dal titolo “L’albero delle noci”. Il brano racconta la rivoluzione e le inquietudini che porta con sé in una famiglia l’arrivo di un bebè. Se infatti tanti parlano solo della gioia di diventare genitori, il cantautore calabre ha preferito “condividere la paura di sentirsi inadeguati, incapaci di sostenerla”.

Curioso anche il rimando al paesino in cui vive. L’albero che dà il titolo al brano, infatti, esiste davvero, si trova lì e lui ha voluto omaggiarlo così. Di seguito vi lasciamo il testo di “L’albero delle noci”:

Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci
E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma
Io come sempre canguro fra il passato e il futuro
Scrivo canzoni d’amore alla ricerca di un porto sicuro
E come un ragioniere in bilico fra il dare e l’avere
Faccio partite doppie persino col mio cuore
Come si può cadere in basso
Da una distanza siderale
Sono passati veloci questi anni feroci
E nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave
E tu sei stata bravissima all’esame di maturità
Ad unire i puntini fra la mia bocca e la verità
Che tutto questo amore io non lo posso sostenere
Perché conosco benissimo le dimensioni del mio cuore
E posso navigare anche in assenza di stella polare
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
Il buio che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele
E le persone buone portano in testa corone di spine
Ed ho imparato sin da bambino la differenza fra il sangue e il vino
E che una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane
E a tutta questa felicità io non mi posso abituare
Perché conosco il sogno del faraone
Le vacche grasse e le vacche magre
E che si può cadere da una distanza siderale
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
La notte che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuti troppo veloci questi riccioli meravigliosi
E ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre
E tutta questa felicità forse la posso sostenere
Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore
E posso navigare sotto una nuova stella polare

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