Bruciano più di 20 tonnellate di marijuana all’aria aperta: intossicata un’intera città

Vertigini, nausea, allucinazioni e ospedali pieni di bambini intossicati. Non è la trama di una serie tv surreale, ma quanto accaduto realmente pochi giorni fa a Lice, una cittadina di 25.000 abitanti nel sud-est della Turchia, dove la distruzione di 20 tonnellate di cannabis ha causato effetti collaterali devastanti per la popolazione locale. Il fumo...

Mag 2, 2025 - 14:31
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Bruciano più di 20 tonnellate di marijuana all’aria aperta: intossicata un’intera città

Vertigini, nausea, allucinazioni e ospedali pieni di bambini intossicati. Non è la trama di una serie tv surreale, ma quanto accaduto realmente pochi giorni fa a Lice, una cittadina di 25.000 abitanti nel sud-est della Turchia, dove la distruzione di 20 tonnellate di cannabis ha causato effetti collaterali devastanti per la popolazione locale.

Il fumo denso sprigionato dalla combustione all’aperto della marijuana — disposta in sacchi e incendiata con 200 litri di gasolio — ha invaso per giorni l’intero centro abitato, costringendo migliaia di persone a chiudersi in casa e a fare i conti con i sintomi di una intossicazione. La scena, documentata con immagini aeree da un drone, mostra colonne di fumo nero alzarsi minacciose a pochi metri dalle abitazioni, in un’atmosfera degna di un disastro ambientale.

I nostri figli tornano da scuola storditi, non facciamo altro che andare e venire dall’ospedale” ha raccontato un residente a un media locale, chiedendo l’anonimato. “L’odore è insopportabile, è come vivere in una gigantesca camera a gas“.

Secondo la Green Star Association, un’organizzazione turca che si occupa di dipendenze e prevenzione, si tratta di un evento gravissimo e totalmente evitabile.

Come il fumo di tabacco danneggia i fumatori passivi, anche quello della cannabis può causare malori, vertigini e allucinazioni, specialmente nei bambini – ha dichiarato Yahya Oger, presidente dell’associazione.

E come se non bastasse, il gesto discutibile delle autorità locali che hanno sistemato i pacchi di cannabis in modo da comporre la scritta “Lice” prima di dar loro fuoco, come se si trattasse di un’esibizione pirotecnica da immortalare.

La cannabis, del valore stimato di oltre 260 milioni di dollari, era stata sequestrata nel corso di numerose operazioni antidroga effettuate nel 2024. Ma il metodo di smaltimento — rudimentale, pericoloso e svolto a cielo aperto in prossimità di zone residenziali — ha sollevato un’ondata di proteste e polemiche.

Nonostante i malori diffusi, non sono ancora state presentate denunce ufficiali. Tuttavia, i cittadini e le associazioni locali chiedono a gran voce che operazioni del genere vengano condotte in aree isolate o in impianti specializzati dotati di sistemi di filtraggio, per evitare che azioni pensate, almeno in teoria, per tutelare la salute pubblica finiscano per danneggiarla.

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