Boxe: Canelo Alvarez contro William Scull, in palio il titolo mondiale unificato dei supermedi

Combattimento numero 67 in carriera per Canelo Alvarez, almeno per la sua parabola professionistica. Il messicano sale sul ring per la prima volta nel 2025. Affronterà William Scull, trentaduenne cubano residente a Berlino: in palio c’è la cintura mondiale unificata dei pesi supermedi, che attualmente non è tale perché Scull detiene quella IBF, conquistata lo […]

Mag 2, 2025 - 16:37
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Boxe: Canelo Alvarez contro William Scull, in palio il titolo mondiale unificato dei supermedi

Combattimento numero 67 in carriera per Canelo Alvarez, almeno per la sua parabola professionistica. Il messicano sale sul ring per la prima volta nel 2025. Affronterà William Scull, trentaduenne cubano residente a Berlino: in palio c’è la cintura mondiale unificata dei pesi supermedi, che attualmente non è tale perché Scull detiene quella IBF, conquistata lo scorso 19 ottobre contro il russo Vladimir Shishkin.

I favori del pronostico sono unanimemente a favore di Canelo, se non altro perché sono in molti a vedere questa come una tappa di passaggio per lui verso quello dichiarato come il vero confronto, quello con Terence Crawford. Il tutto nonostante, ad ogni modo, la tecnica, che è pienamente cubana, di Scull non sia da sottovalutare. Come non lo è nemmeno il suo record: imbattuto. 23 combattimenti, 23 vittorie di cui 9 per KO.

D’altro canto, c’è anche da rimarcare come non si possa ben chiarire quale sia la reale condizione di Canelo. Il messicano, del resto, contro Berlanga ha sì vinto, ma ai punti, e secondo Oscar de la Hoya un problema c’è. Si lega a quella che lui ritiene essere una diminuzione della forza in suo possesso, anche se lui stesso non tende a dare particolare credito a Scull (anzi). Dal canto suo, alla stampa Canelo ha raccontato di esser arrivato 22 giorni prima della sfida a Riad, e questo è un fattore importante perché, nelle sue parole, ha trovato il suo equilibrio e si sente abbastanza bene.

Scull, di suo, non intende farsi dare perennemente per sfavorito. E, anzi, lancia la sfida, dicendosi pronto e ricordando ai reporter che possono pure dire che non avrà scampo, ma il KO arriva quando deve arrivare e, nei supermedi, di scontato non c’è nulla. E intende pareggiare il numero di colpi del messicano. In conferenza stampa: “La prenderemo round per round. Mi sono preparato molto bene, sono un pugile che può maneggiare ogni tipo di distanza sul ring. Vedremo come il piano si svilupperà: non impazziremo nel combattimento, ma non parleremo di questo ora perché vorrebbe dire dare un vantaggio, mettere del cibo sul tavolo dell’avversario“.