Borsa oggi 11 febbraio: l’Europa prova a ignorare i dazi Usa e sale con il lusso. Vola Kering a Parigi. A Milano giù Unicredit dopo i conti – DIRETTA
L'Europa prova a mettersi alle spalle i dazi di Trump e a ignorare i timori geopolitici. Riflettori puntati sull'Intelligenza artificiale dopo l'offerta da oltre 97 miliardi di Musk per OpenAI. Corre il lusso con i conti di Kering. A Milano occhi sulle banche - Segui la DIRETTA L'articolo Borsa oggi 11 febbraio: l’Europa prova a ignorare i dazi Usa e sale con il lusso. Vola Kering a Parigi. A Milano giù Unicredit dopo i conti – DIRETTA proviene da FIRSTonline.


Le Borse europee partono incerte e dopo un avvio contrastato provano a imboccare la strada dei rialzi continuando a guardare alle notizie provenienti dagli Usa: da un lato le tariffe del 25% su acciaio e alluminio, che peseranno soprattutto su Canada, Messico e Cina, dall’altro l’intelligenza artificiale, con Elon Musk a capo di una cordata di investitori che ha offerto 97,4 miliardi di dollari per acquisire la non-profit che controlla OpenAI.
In mezzo i timori geopolitici, con che Hamas ha annunciato che rinvierà fino a nuovo ordine il rilascio di ostaggi israeliani, a causa di quelle che i militanti del gruppo armato palestinese hanno definito violazioni dell’accordo di cessate il fuoco da parte di Israele e il presidente Usa Donald Trump che in un’intervista a Fox News, ha lasciato aperta la possibilità che l’Ucraina “possa essere russa un giorno”.
In questo contesto Parigi, Francoforte, Madrid, Amsterdam e Londra viaggiano sopra la parità, così come Milano. A Piazza Affari a dominare la scena sono ancora le banche: Unicredit è in forte ribasso nonostante un 2024 sopra le attese, a causa delle voci sulla possibile uscita di Delfin dal capitale. Giù anche Banco Bpm in attesa dei conti. Salgono invece Pop Sondrio, Mps Bper e Mediobanca.
Riflettori anche sul lusso, con Moncler e Cucinelli in rialzo dopo i conti di Kering che vola a Parigi.
Volgendo lo sguardo verso l’Asia, i timori sui dazi pesano su Hong Kong, che ha chiuso in ribasso, mentre i mercati giapponesi sono chiusi per festività. In calo anche lo Shanghai Composite, con o titoli dei principali player dell’acciaio sotto pressione.
A livello macro, l’attenzione degli investitori è rivolta sui discorsi al Senato e alla Camera del presidente della Fed, Jerome Powell dai quali potrebbe emergere qualche dettaglio sulla politica monetaria. Sul valutario l’euro/dollaro si attesta a 1,0307 (1,0317 ieri in chiusura). L’oro continua a correre e segna un nuovo record: 2.917,41 dollari l’oncia (+0,32%) nel contratto spot mentre il future aprile sale a 2.943,51 (+0,3%). Torna a salire anche il petrolio con il Brent che segna un progresso dello 0,83% a 76,5 dollari al barile e il Wti a 72,91 dollari (+0,82%). Il gas, infine, cala dello 0,5% a 57,72 euro al megawattora.
Per approfondire: Borse, guerra sull’elettrico tra Tesla e Byd in stile DeepSeek. Atteso oggi Powell. Continua l’impennata dell’oro
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