Bonus TARI 2025, ecco come ottenere lo sconto senza fare domanda
lentepubblica.it Buone notizie per le famiglie italiane: il 13 marzo 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 24/2025, con il quale il Governo ha introdotto un nuovo bonus: una significativa agevolazione per la tassa sui rifiuti (TARI), al fine di sostenere le famiglie in difficoltà economica. Questa misura ha come obiettivo la standardizzazione e […] The post Bonus TARI 2025, ecco come ottenere lo sconto senza fare domanda appeared first on lentepubblica.it.

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Buone notizie per le famiglie italiane: il 13 marzo 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 24/2025, con il quale il Governo ha introdotto un nuovo bonus: una significativa agevolazione per la tassa sui rifiuti (TARI), al fine di sostenere le famiglie in difficoltà economica.
Questa misura ha come obiettivo la standardizzazione e l’automatizzazione del sistema di sconti già in vigore a livello comunale, stabilendo soglie nazionali di ISEE per accedervi.
Il bonus era stato formalmente introdotto con il d.l. n. 124/2019, varato dal Governo Conte, ma la sua attuazione è rimasta incompiuta fino ad oggi. La legge mirava a garantire l’accesso al servizio rifiuti a condizioni tariffarie agevolate a soggetti “in condizioni economico-sociali disagiate”, seguendo il modello del bonus sociale per energia elettrica e gas.
Chi ha diritto al Bonus TARI 2025? Ecco come farlo senza bisogno di fare richiesta
Il bonus è destinato alle famiglie con un indicatore ISEE inferiore a 9.530 euro, mentre per quelle con almeno quattro figli a carico, la soglia è fissata a 20.000 euro. Il beneficio si applica “ad una unica fornitura di servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani” e garantisce uno sconto del 25% sulla TARI o sulla tariffa corrispondente per il servizio di gestione dei rifiuti.
Ad ogni modo, si tratta di una misura già vigente in diversi Comuni, che prevedevano agevolazioni sulla TARI per le famiglie con basso reddito.
Tuttavia, il nuovo DPCM garantisce innanzitutto uniformità a livello nazionale, visto che i criteri per l’accesso al beneficio sono stabiliti direttamente dal Governo e non più a livello locale. In questo modo, si garantisce a tutti i soggetti in possesso dei requisiti richiesti di beneficiare della misura, senza ulteriori differenze dovute al territorio di appartenenza.
Inoltre, fino ad oggi il conseguimento del bonus era subordinato ad una specifica richiesta. Con la nuova normativa invece l’assegnazione avverrà automaticamente grazie ai dati ISEE forniti dall’INPS all’ARERA, facendo sì che enti locali e gestori del servizio rifiuti possano garantire l’applicazione delle agevolazioni senza ulteriori obblighi per gli utenti.
Rimanenti passaggi per l’attuazione
Si tratta, dunque, di un’importante misura di sostegno per le famiglie italiane, costrette ad affrontare importanti sfide economiche anche per il 2025. L’entrata in vigore del decreto è fissata per il 28 marzo 2025, tuttavia, affinché il sistema funzioni, è necessario che l’ARERA, nel termine di quattro mesi, adotti alcuni provvedimenti attuativi. Le misure attese includono:
- definizione delle regole tecniche per l’applicazione dello sconto;
- integrazione dei dati tra INPS, Comuni e fornitori del servizio rifiuti;
- monitoraggio dell’impatto della misura e aggiornamento delle soglie ISEE ogni tre anni.
Il finanziamento dell’agevolazione avverrà tramite una componente perequativa, distribuita tra tutti gli utenti, sia famiglie che imprese, per coprire anche gli sconti previsti.
In attesa del provvedimento ARERA
Il bonus sarà erogato automaticamente per le somme dovute a partire da gennaio 2025 a tutti gli utenti domestici in possesso di un ISEE valido. Pertanto, i potenziali beneficiari dovranno avere un ISEE 2025 rientrante nei limiti stabiliti dalla legge per beneficiare dello sconto sulla tariffa, senza ulteriori formalità.
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