Bellezza responsabile: le B Corp nel settore beauty crescono del 40% in due anni

Il settore della cosmetica italiana sta ridefinendo i propri standard, puntando sempre più sulla sostenibilità e sulle certificazioni ESG. Negli ultimi due anni, il numero di aziende beauty certificate B Corp è aumentato del 40%, passando da 9 a 15. Un segnale chiaro: il mercato non si accontenta più di prodotti performanti, ma chiede anche...

Mar 21, 2025 - 12:45
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Bellezza responsabile: le B Corp nel settore beauty crescono del 40% in due anni

Il settore della cosmetica italiana sta ridefinendo i propri standard, puntando sempre più sulla sostenibilità e sulle certificazioni ESG. Negli ultimi due anni, il numero di aziende beauty certificate B Corp è aumentato del 40%, passando da 9 a 15. Un segnale chiaro: il mercato non si accontenta più di prodotti performanti, ma chiede anche trasparenza, etica e un impegno concreto verso l’ambiente e la società.

Secondo i dati di B Lab Italia, l’organizzazione che coordina il movimento delle B Corp nel nostro Paese, le 15 imprese del settore generano complessivamente un fatturato di circa 400 milioni di euro, pari al 2,21% del giro d’affari di tutte le B Corp italiane.

Tra i marchi certificati figurano nomi noti come Antica Erboristeria Herbatint, Bioline Jatò, Davines Group, Dermophisiologique, GRC Parfum, Korff, Lài, Landoll, N&B, TEAM DR JOSEPH, Teanatura, Teaology Skincare, Tek, The Okapi Network | R5 Living e Vanity Cosmetica.

Se alcune di queste realtà, come Dermophisiologique, hanno ottenuto la certificazione già nel 2015, quasi la metà delle aziende ha completato il percorso solo negli ultimi due anni. Un trend che dimostra come la sostenibilità non sia più un’opzione, ma un asset strategico per il futuro del settore.

Dove nascono le B Corp del beauty?

L’analisi della distribuzione geografica delle B Corp beauty mostra una netta predominanza del Nord Italia, che ospita l’85% delle imprese certificate. La Lombardia è la regione leader, con il 57% del totale, seguita da Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna (29% complessivo). Centro e Sud Italia restano più indietro, con il 7% delle aziende distribuite tra Marche e Puglia.

Anche dal punto di vista dimensionale, la maggioranza delle aziende certificate è costituita da piccole realtà: il 73% ha meno di 50 dipendenti, mentre il 20% rientra nella categoria delle medie imprese (50-250 dipendenti). Solo il 7% supera i 250 collaboratori. In totale, il settore beauty sostenibile impiega quasi 1.000 persone, pari al 2,95% della forza lavoro di tutte le B Corp italiane.

Un dato particolarmente significativo riguarda la presenza femminile nelle posizioni di leadership: il 47% delle aziende certificate è fondato, guidato o gestito da donne, un segnale di cambiamento anche in termini di gender equality.

Sostenibilità ambientale e sociale: le priorità delle B Corp beauty

Le aziende beauty certificate B Corp non si limitano a produrre cosmetici, ma si distinguono per un modello di business orientato all’impatto positivo. Il 60% delle imprese (9 su 15) ha tra le sue priorità la tutela ambientale, con un’attenzione particolare alla riduzione dell’inquinamento, alla lotta alla deforestazione e alla protezione delle risorse naturali. In questo ambito, la strategia più diffusa è la riduzione delle sostanze tossiche nei prodotti e nei processi produttivi.

Il 40% delle aziende (6 su 15), invece, si concentra su progetti a favore delle comunità locali, con iniziative mirate al controllo della catena di approvvigionamento, al supporto economico dei fornitori e alla donazione di parte dei ricavi a cause sociali. In particolare, molte realtà adottano pratiche per ridurre la povertà nella supply chain, garantendo condizioni di lavoro eque e sostenibili.

Best practice e innovazione: le aziende più virtuose

Le B Corp del beauty stanno adottando strategie innovative per rendere il settore sempre più sostenibile. Antica Erboristeria Herbatint, GRC Parfum, Korff, Landoll, TEAM DR JOSEPH e Tek si distinguono per l’attenzione alla riduzione delle emissioni di CO₂ e al risparmio energetico, grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili.

Altre aziende, come Bioline Jatò, Dermophisiologique, N&B Natural Is Better e The Okapi Network | R5 Living, puntano su formulazioni naturali e biodegradabili, packaging riciclati o riciclabili e materiali provenienti da scarti di altre lavorazioni.

Non manca l’attenzione all’impatto sociale: Korff, Teanatura e Teaology Skincare promuovono progetti per il sostegno alle comunità locali e il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e fornitori. Davines Group, invece, si distingue per le iniziative di sensibilizzazione sulla sostenibilità, coinvolgendo i propri dipendenti e promuovendo pratiche etiche lungo tutta la filiera produttiva.

Verso un nuovo paradigma di business

Le aziende B Corp del settore beauty si fanno portavoce di un nuovo modello di impresa, in cui la crescita economica va di pari passo con la responsabilità sociale e ambientale. “Essere una B Corp significa assumersi una responsabilità che va oltre il profitto: è un impegno concreto per il pianeta, per le persone e per un futuro in cui il business diventa strumento di rigenerazione”, dichiarano le aziende certificate.

Questa visione sarà al centro del panel “Come le aziende B Corp stanno rivoluzionando il mondo della bellezza con modelli innovativi, etici e sostenibili”, in programma il 21 marzo alla fiera internazionale Cosmoprof Worldwide Bologna, presso la Sana Green Lounge. L’evento vedrà la partecipazione di aziende come Antica Erboristeria Herbatint, Davines Group, Dermophisiologique, N&B Natural Is Better e Teaology Skincare, insieme a B Lab Italia e alla co-chair della B Beauty Coalition, Jo Chidley.

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