Jovanotti riceve una chitarra fatta dai detenuti del carcere di Treviso: “simbolo che gli errori non sono la fine”

Jovanotti ha ricevuto un dono molto prezioso: una chitarra elettrica realizzata dai detenuti del carcere di Santa Bona a Treviso. Lo strumento è stato costruito all’interno del laboratorio di liuteria e falegnameria del penitenziario e consegnato al cantautore dal giornalista Federico Quaranta, che ha fatto da tramite per questa iniziativa speciale. Su Instagram, condividendo la...

Mar 21, 2025 - 12:45
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Jovanotti riceve una chitarra fatta dai detenuti del carcere di Treviso: “simbolo che gli errori non sono la fine”

Jovanotti ha ricevuto un dono molto prezioso: una chitarra elettrica realizzata dai detenuti del carcere di Santa Bona a Treviso. Lo strumento è stato costruito all’interno del laboratorio di liuteria e falegnameria del penitenziario e consegnato al cantautore dal giornalista Federico Quaranta, che ha fatto da tramite per questa iniziativa speciale.

Su Instagram, condividendo la sua emozione con i fan, il cantante ha spiegato quanto sia importante ciò che c’è dietro:

Un regalo bellissimo. Non è solo una bella Telecaster, è simbolo della possibilità che l’errore e il dolore provocato (agli altri e a se stessi) non sia la fine della vicenda umana. Uno strumento musicale può creare gioia in qualcuno, emozione, leggerezza, liberare energia buona.

Poi ha aggiunto:

Suonerò questa chitarra pensando che il carcere possa essere un nuovo inizio, che non cancella il male fatto, ma offre una possibilità di recupero e non nega mai la dignità della persona.

Un progetto di riscatto e creatività

La chitarra, ispirata al modello Fender Telecaster Thinline, è stata progettata con colori simbolici, unendo il verde oliva con le sfumature naturali del legno. Questa scelta cromatica non è casuale: secondo Alberto Benedetti, coordinatore del laboratorio per conto dell’associazione Alternativa Ambiente, il design è un omaggio al forte animo ambientalista di Jovanotti.

Il laboratorio di liuteria nel carcere di Treviso è nato nel 2023, con l’obiettivo di offrire ai detenuti una possibilità di riscatto attraverso la manualità e l’arte della costruzione degli strumenti musicali. Le chitarre prodotte in questo contesto vengono realizzate con materiali di alta qualità, partendo da corpi e manici già assemblati, ma affinando nel tempo tecniche sempre più precise.

Il marchio con cui vengono prodotte queste chitarre si chiama “Claustrofobico“, un nome scelto dagli stessi detenuti per rappresentare la loro condizione di vita nel carcere, spesso caratterizzata dal problema del sovraffollamento. L’incontro con Federico Quaranta, avvenuto nel settembre scorso durante un convegno, ha portato all’idea di donare uno degli strumenti a Jovanotti, un artista da sempre vicino ai temi del sociale.

Nel suo messaggio social, Jovanotti ha voluto rivolgersi direttamente a chi ha lavorato a questo progetto: «Grazie ragazzi, vi auguro il meglio». Un gesto di grande valore simbolico, che trasforma la musica in un potente strumento di speranza e rinascita.

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