Bbva-Sabadell, il Governo spagnolo avvia una consultazione popolare sulla fusione
È passato più di un anno dal lancio dell’Ops in Spagna di Bbva su Banco Sabadell. Ma ancora l’operazione non può partire poiché manca il parere finale del Governo spagnolo che dovrà decidere se approvare, condizionare o bloccare la fusione. A ritardare ulteriormente i tempi è arrivata l’ultima “trovata” dilatoria dell’esecutivo di Madrid: indire una […] L'articolo Bbva-Sabadell, il Governo spagnolo avvia una consultazione popolare sulla fusione proviene da Iusletter.

È passato più di un anno dal lancio dell’Ops in Spagna di Bbva su Banco Sabadell. Ma ancora l’operazione non può partire poiché manca il parere finale del Governo spagnolo che dovrà decidere se approvare, condizionare o bloccare la fusione. A ritardare ulteriormente i tempi è arrivata l’ultima “trovata” dilatoria dell’esecutivo di Madrid: indire una consultazione pubblica tra cittadini, imprese e associazioni, che potranno esprimere la propria opinione sull’operazione. Iniziativa atipica poiché non coinvolge solo gli stakeholders direttamente interessati (clienti, dipendenti, comunità locali) ma è aperta a qualunque cittadino voglia esprimere la propria opinione sulla fusione tra due banche private. Per farlo, chiunque potrà collegarsi al sito web del ministero dell’Economia e rispondere a un questionario di domande che riguardano la compatibilità dell’operazione con la difesa e la sicurezza nazionale.
La consultazione pubblica andrà avanti per due settimane e si concluderà il prossimo 16 maggio. Il Governo spagnolo ha tenuto a precisare che si tratta di un “sondaggio” non vincolante per le decisioni di merito che l’esecutivo prenderà successivamente riguardo all’Ops lanciata da Bbva su Banco Sabadell. Ma appare evidente che, con questa anomala operazione mediatica, il Governo spagnolo punta (si vedrà con quali risultati) a fare emergere il dissenso popolare rispetto alla fusione e a creare un clima di consenso verso una eventuale bocciatura del merger da parte della Moncloa.
Fin dal lancio dell’Ops da parte di Bbva, vari esponenti del Governo iberico hanno manifestato netta contrarietà nei confronti dell’operazione. Il rischio paventato, oltre ai riflessi occupazionali sui dipendenti, riguarda la creazione di un oligopolio nel mercato del credito spagnolo che porterebbe tre operatori (Caixa, Santander e Bbva-Sabadell) a detenere quote di mercato di circa il 20% ciascuno. Il tema dovrebbe essere di esclusiva pertinenza dell’Antitrust, che pochi giorni fa ha approvato l’operazione chiedendo però a Bbva una serie di condizioni da rispettare a tutela della concorrenza. Ma solo per il fatto che l’indagine dell’Authority sia stata particolarmente approfondita, arrivando alla fase 2, per una legge spagnola il dossier dovrà essere vagliato anche dal Governo. Il quale, a sorpresa, prima di decidere ha voluto intraprendere una consultazione popolare che, secondo le prime valutazioni degli analisti finanziari, ha un forte sapore di populismo. Come per tutte le prime volte, è un caso destinato a fare scuola.
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