Bari, il 16enne in cura ai servizi sociali per troppa Playstation

Una condizione di isolamento quasi totale. A causa della dipendenza dalla Playstation. E degli atti di bullismo dei compagni di scuola. Per questo un ragazzo di 16 anni è stato affidato ai servizi sociali del comune di Bari e al Serd. La giudice Valeria Montaruli del Tribunale per i minori ha disposto ’affidamento del ragazzo al Servizio di neuropsichiatria infantile e della madre al consultorio familiare per l’avvio di pratiche di sostegno alla genitorialità. « Si tratta di un caso non isolato », spiega all’edizione barese di Repubblica la dottoressa Angela Lacalamita dirigente psicologa del Ser.D della Asl del capoluogo.

La dipendenza da disturbo tecnologico

Lacalamita spiega che «la dipendenza da disturbo tecnologico è un fenomeno molto diffuso tra i giovanissimi, anche se spesso sottovalutato dalle famiglie». Attualmente i pazienti in cura per questo disturbo sono otto. «In un caso recente abbiamo iniziato a trattare un ragazzo per la dipendenza da tecnologia digitale ma poi è emerso che era politraumatizzato a causa di violenze e bullismo subiti negli anni passati». Il passo dal gaming puro alla dipendenza è breve. Nel caso del 16enne un paio d’anni fa ha cominciato a saltare le lezioni a scuola. Perché viveva una condizione di isolamento in istituto. I giudici hanno disposto che il ragazzo venga preso in carico dal Municipio 2 di Bari ma anche dal Ser. D, «alla luce della possibile dipendenza da videogiochi».

L'articolo Bari, il 16enne in cura ai servizi sociali per troppa Playstation proviene da Open.