Banca Progetto, i pm: sui prestiti un’associazione a delinquere

«Associazione a delinquere»: in Procura a Milano c’è una nuova inchiesta – diversa da quella dei pm Bonardi e Storari che nell’ottobre 2024 aveva condotto all’amministrazione giudiziaria – su Banca Progetto, l’istituto nel frattempo commissariato venerdì scorso da Banca d’Italia per far sì che «la clientela e i depositanti possano continuare ad operare con la consueta fiducia». La novità affiora da alcun inviti a comparire che indagati dirigenti intermedi della banca hanno ricevuto dai pm Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi, i quali vi prospettano l’erogazione di credito garantito dallo Stato (Mediocredito centrale) «a centinaia di società del tutto prive di requisiti di merito creditizio oggettivo e soggettivo, e perfino pericolose» (cioè vicine alla criminalità organizzata), «omettendo volontariamente ogni attività di effettiva verifica, e in alcuni casi in sede di richieste di finanziamento inducendo addirittura la presentazione di false situazioni patrimoniali da parte dei beneficiari». L’associazione a delinquere, secondo i pm coordinati dal procuratore aggiunto Roberto Pellicano, avrebbe così «aggravato il dissesto di almeno 60 società già dichiarate fallite o in liquidazione giudiziale», «indotto a falsificare i relativi bilanci proponendo alle società fittizi aumenti di capitale», e «tratto in inganno Mediocredito centrale» che con i soldi dei contribuenti garantisce l’80% dei fidi erogati da Banca Progetto a piccole e medie imprese.

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