Azioni Apple in crescita, è il momento giusto per investire?
La società Morgan Stanley stima al rialzo le azioni di Apple, sarà questo il momento giusto per comprarle? A chi può convenire e con quali prospettive di guadagno?

Il 28 aprile 2025, Morgan Stanley ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo Apple da 220 a 235 dollari per azione. Un segnale chiaro e di fiducia riguardo il potenziale di crescita di lungo periodo dell’azienda, che tuttavia si inserisce in un contesto complesso, ricco di opportunità ma anche di rischi. Dunque, è il momento giusto per investire in Apple?
La risposta non può essere immediata né banale in questo caso, perché occorre analizzare a fondo i fattori che stanno guidando – e che potrebbero guidare – la performance del titolo.
Una valutazione strategica su Apple
L’ottimismo di Morgan Stanley su Apple risiede in due elementi fondamentali:
- la solidità del free cash flow dell’azienda;
- l’importanza crescente del segmento Services.
La solidità del cash flow libero dell’azienda, un indicatore chiave della salute finanziaria, molto considerato dagli analisti e dagli investitori perché rappresenta la capacità concreta di generare liquidità in eccesso, al netto delle spese operative e degli investimenti necessari per mantenere o far crescere l’attività;
L’importanza crescente del segmento Services, che comprende App Store, Apple Music, iCloud, e altri servizi digitali. Questo comparto, secondo molti analisti, risulta ancora sottovalutato rispetto al suo reale potenziale, nonostante rappresenti ormai una componente stabile e ad alta marginalità del business di Apple.
A fronte di una domanda globale sempre più volatile per l’hardware – e in particolare per gli iPhone – la strategia di potenziare l’ecosistema di servizi si sta rivelando vincente, contribuendo a una maggiore fidelizzazione degli utenti e generando entrate ricorrenti.
I rischi da non sottovalutare
È proprio il passaggio da una logica device-centric a una ecosystem-centric di Apple che sta cambiando la percezione degli investitori sul titolo. Tuttavia, c’è un rischio concreto di pressione sui margini lordi, che potrebbero ridursi di oltre 100 punti base a causa dei costi legati ai dazi.
Significa cioè che i guadagni lordi di Apple su ogni prodotto venduto potrebbero diminuire, a causa dell’aumento dei costi derivanti dai dazi doganali, cioè le tasse sull’import/export imposte tra Paesi, come ad esempio tra Usa e Cina.
Altro elemento di preoccupazione riguarda proprio il mercato cinese: Apple continua a perdere terreno in Cina su base annua, complici sia la crescente concorrenza interna, come Huawei, sia un clima geopolitico sempre più instabile.
I rapporti tra Apple e i leader politici attuali – ovvero i presidenti Donald Trump e Xi Jinping– potrebbero influenzare decisioni strategiche cruciali, dalla produzione alla distribuzione.
Range-bound nel breve periodo
In questo scenario di grande incertezza, Morgan Stanley è chiara: non ci si aspetta una nuova impennata del titolo, mentre è più probabile, invece, che le azioni Apple rimangano range-bound, cioè intrappolate in un intervallo di prezzo, con un supporto solido a 170 dollari e una resistenza stimata al nuovo target di 235 dollari.
In pratica, nel breve termine, non è detto che ci sia una vera corsa rialzista.
Lo scenario a 12 mesi appare molto più promettente. Morgan Stanley vede margini per un re-rating del titolo grazie a due leve principali:
- la revisione al rialzo delle stime di utili, soprattutto se i servizi continueranno a sovraperformare;
- l’espansione del multiplo di valutazione, spinta dalla solidità del free cash flow e dalla crescente consapevolezza che Apple è ancora sottorappresentata nei portafogli istituzionali, nonostante sia una delle aziende più capitalizzate al mondo.
In un caso favorevole, si potrebbero perfino raggiungere i 284 dollari per azione.
Conviene investire ora in Apple?
Se ha senso entrare ora sul titolo Apple e investire in queste azioni dipende dal profilo di rischio e dall’orizzonte temporale. Se si cerca un guadagno rapido, forse è meglio aspettare un’eventuale correzione. Ma se l’obiettivo è costruire una posizione solida su un’azienda di qualità, con ottimi fondamentali, flussi di cassa generosi, e una chiara strategia di lungo termine, Apple resta una delle scommesse più sensate nel mondo tech.
Non si tratta cioè tanto di “se” investire in Apple, ma di “quando” e “con quale strategia”, poiché potrebbe non essere oggi una fonte di fuochi d’artificio borsistici, ma resta un punto fermo per chi costruisce portafogli orientati alla solidità, alla qualità e alla resilienza.