Autovelox: il vuoto normativo invalida le multe

Senza correttivi di legge, a rischio invalidità le multe per violazioni rilevate da autovelox non omologati, e da giugno arrivano anche nuove tutele.

Mag 7, 2025 - 09:41
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Autovelox: il vuoto normativo invalida le multe

Nuovo capitolo nella caotica vicenda sulla validità delle multe da autovelox: il Codacons (associazione dei consumatori) calcola che sono a rischio di validità milioni di euro in sanzioni comminate per violazioni stradali. Tutto per la sentenza di Cassazione del 2024 che punta il dito contro gli apparecchi non omologati come prescrive la legge.

La normativa sugli autovelox

Il Ministero dei Trasporti ha prima diramato una circolare che forniva una sorta di interpretazione autentica della norma, ritenendo conformi anche gli autovelox non omologati ma comunque approvati; poi ha annunciato un decreto che rendeva conformi tutti gli strumenti di misurazione della velocità successivi al 2017.

Questo provvedimento risolveva la questione, superando la precedente distinzione fra omologazione e approvazione da parte dei Comuni, ma il testo è rimasto in standby, in attesa di ulteriori approfondimenti di natura giurisprudenziale.

Nel frattempo il caos rimane, perchè il Codice della Strada prevede che le apparecchiature debbano essere omologate, e la sentenza di Cassazione chiarisce che questo termine non possa essere equiparato alla semplice approvazione.

Multe stradali a rischio

In base ai dati forniti dal Codacons, il 59,4% dei autovelox fissi installati lungo le strade italiane risulta validato prima del 2017, data che fa da spartiacque in tema di omologazione e possibile utilizzo degli apparecchi, mentre per quelli mobili la percentuale sale al 67,2%. In pratica, la stragrande maggioranza degli autovelox in uso non è conforme alle attuali disposizioni normative, e le relative multe sono a forte rischio di invalidità.

Per i Comuni, il conto rischia di essere molto salato. Solo nelle principali 20 città italiane le sanzioni da autovelox hanno garantito nel 2023 (ultimo dato disponibile) incassi complessivi da oltre 65 milioni di euro. In totale, ci sono 40 milioni di euro di multe potenzialmente contestabili.

Nuove regole sugli autovelox da giugno

Entro il 12 giugno 2025, inoltre, in base al decreto del MIT dell’11 aprile 2024 è necessario che il posizionamento degli autovelox segua le nuove disposizioni, collocandosi su strade con elevato tasso di incidenti e nel rispetto delle distanze minime e dei limiti di velocità. Ecco le regole nel dettaglio:

  • i tratti di strada dovranno essere individuati con un provvedimento del prefetto, e devono ricorrono una o più delle seguenti condizioni: elevata incidentalità da velocità nel quinquennio precedente, impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata della violazione, velocità dei veicoli in transito mediamente superiore ai limiti consentiti;
  • la distanza minima tra due diversi dispositivi mobili è fissata in 4 km su autostrade, 3 km su strade extraurbane principali, 1 km su strade extraurbane secondarie, locali e itinerari ciclopedonali, 1 km su strade urbane di scorrimento, 500 metri su strade urbane di quartiere e urbane locali. Per le postazioni fisse: 500 metri in ambito urbano e nelle zone di confine con l’ambito extraurbano;
  • la distanza tra il segnale del limite di velocità e l’autovelox deve essere di almeno pari a 1 km sulle strade extraurbane, 200 metri sulle strade urbane di scorrimento e 75 m su altre strade;
  • la collocazione di autovelox può avvenire solo se i limiti di velocità sono entro determinati limiti, che variano a seconda della tipologia di strada.

Le amministrazioni locali devono pertanto anche adeguarsi anche in questo senso se vogliono evitare ricorsi sulle multe inflitte dai propri autovelox dopo il 12 giugno 2025.