Australia, le prime proiezioni incoronano i laburisti di Albanese: il partito anti-Trump verso la vittoria
Dopo la vittoria in Canada del candidato liberale che ha promesso di tenere testa al presidente Usa, anche in Australia il voto sembra aver premiato la forza politica più distante dalle posizioni della Casa Bianca L'articolo Australia, le prime proiezioni incoronano i laburisti di Albanese: il partito anti-Trump verso la vittoria proviene da Open.

È il partito laburista australiano a vincere le elezioni legislative, secondo le prime proiezioni della Tv statale Abc. L’emittente sostiene che il partito del premier uscente Anthony Albanese «ha certamente» superato lo sfidante conservatore Peter Dutton. Ma ancora non è chiaro se Albanese avrà la maggioranza in Parlamento. Le urne si sono chiuse quando in Italia erano le 10, con i seggi della costa orientale, comprese le città di Sydney, Melbourne e la capitale federale Canberra. Due ore dopo hanno chiuso quelli sulla costa occidentale.
Cosa dicono le proiezioni
Secondo le proiezioni diffuse dall’emittente nazionale Abc, però, il leader del partito conservatore Peter Dutton avrebbe perso il suo seggio in Parlamento. Un risultato definito «umiliante», che emerge dai dati parziali e che indica come il candidato del Partito laburista di centro-sinistra avrebbe seriamente compromesso le ambizioni di Dutton di diventare primo ministro. L’emittente pubblica Abc prevede che il Partito Laburista guidato da Albanese «sarà in grado di formare il prossimo governo». «Si tratta di un punto di svolta significativo. Non vedo come possa cambiare lo scenario», ha dichiarato Antony Green, noto analista elettorale dell’Abc, con il 40% delle schede già scrutinate. «Potrebbe trattarsi di una vittoria storica per i laburisti. Di certo è una vittoria». Secondo le proiezioni ufficiali, i laburisti erano in vantaggio con 70 seggi, a un soffio dalla soglia dei 76 necessaria per ottenere la maggioranza assoluta. La coalizione conservatrice liberal-nazionale, invece, si fermava a quota 32 seggi, in base ai dati parziali della Commissione Elettorale Australiana.
Lo scontro pro e contro Trump
Gli elettori australiani erano chiamati alle urne dopo una campagna elettorale incentrata su temi come l’aumento del costo della vita, le politiche ambientali e l’impatto delle misure protezionistiche introdotte da Donald Trump. In corsa ci sono il primo ministro uscente, il laburista Anthony Albanese, contrario alle politiche economiche della Casa Bianca, e lo sfidante conservatore Peter Dutton.
I sondaggi
I sondaggi condotti alla vigilia del voto indicano un vantaggio per il Partito Laburista, aprendo la possibilità per Albanese di ottenere un secondo mandato. «Il Santo Graal sono le vittorie consecutive a cui puntiamo oggi», ha dichiarato il premier a Channel Seven. «Non lascerò nulla in campo nei prossimi tre anni se verrò rieletto».
Lo sfidante
Peter Dutton, leader dell’opposizione, rimane fiducioso in una possibile rimonta. Nonostante un ritardo nei sondaggi, ha fatto appello a quella parte dell’elettorato che ritiene meno visibile, ma potenzialmente decisiva. «Penso che entreranno nelle urne e diranno: “Sapete cosa? Non ho intenzione di premiare Anthony Albanese per gli ultimi tre anni”», ha dichiarato a Channel Nine. Alla domanda su un suo eventuale passo indietro in caso di sconfitta, Dutton ha preferito non prendere impegni: «Ho 54 anni. Sono ancora molto giovane e ho una passione ardente per questo Paese».
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