Attenzione a cosa pianti in giardino: potrebbe attirare i calabroni asiatici senza che tu lo sappia

I calabroni asiatici non arrivano nei nostri spazi verdi per caso. La loro presenza è quasi sempre legata alla diffusione di piante profumate, frutti maturi o all’uso di profumi dolci. Questi insetti, considerati specie invasiva e dannosa in Francia dal 2012, rappresentano una minaccia concreta per la biodiversità locale, in particolare per le api. Con...

Apr 21, 2025 - 15:22
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Attenzione a cosa pianti in giardino: potrebbe attirare i calabroni asiatici senza che tu lo sappia

I calabroni asiatici non arrivano nei nostri spazi verdi per caso. La loro presenza è quasi sempre legata alla diffusione di piante profumate, frutti maturi o all’uso di profumi dolci. Questi insetti, considerati specie invasiva e dannosa in Francia dal 2012, rappresentano una minaccia concreta per la biodiversità locale, in particolare per le api. Con il ritorno della primavera, si moltiplicano anche gli avvistamenti di questi predatori alati. Conoscere ciò che li attira è il primo passo per limitarne la presenza nei pressi delle abitazioni.

Nei giardini domestici, i principali responsabili dell’arrivo dei calabroni asiatici sono gli alberi da frutto. Meli, peri, ciliegi, albicocchi… Tutti i frutti maturi o in fase di decomposizione emanano odori zuccherini intensi che attirano immediatamente questi insetti. Non appena un frutto inizia a fermentare, diventa un richiamo irresistibile.

Ma non è tutto. Anche i profumi indossati dalle persone, soprattutto quelli dalle note di vaniglia, caramello o cocco, possono trasformare una passeggiata in un’attrazione per i calabroni. Persino i profumatori per ambienti o alcuni detergenti profumati rientrano tra i responsabili. In natura, anche la linfa di certi alberi — come il salice piangente o la quercia — agisce allo stesso modo. Per un calabrone asiatico, tutto ciò che odora di dolce o floreale può rappresentare sia una fonte di nutrimento, sia un potenziale sito per il nido.

Fiori ricchi di nettare e rampicanti fitti

I calabroni asiatici sono attratti anche da fiori ad alto contenuto di nettare, in particolare girasoli, fiordalisi e calendule. Questi fiori, oltre a essere esteticamente belli, sprigionano un profumo intenso che rappresenta per questi insetti un’autentica fonte di energia.

Quando si tratta di costruire i nidi secondari — che compaiono dopo una prima fase di sviluppo in luoghi nascosti — i calabroni prediligono zone elevate e ben nascoste. Alberi imponenti come pioppi e querce, oppure vecchi rampicanti di edera, offrono l’ambiente ideale: protetto, ombreggiato e ricco di risorse. Oltre al nettare, ciò che cercano sono proteine per nutrire le larve, spesso ottenute predando api e altri insetti.

Un trucco semplice per catturarli senza danneggiare gli altri insetti utili

Per chi desidera tenere sotto controllo la presenza dei calabroni asiatici senza nuocere agli insetti impollinatori, esiste una soluzione fai-da-te tanto semplice quanto efficace: la trappola con bottiglia di plastica. Questo metodo, consigliato da molti apicoltori e comuni, è facile da realizzare a casa. Basta tagliare una bottiglia, capovolgerne la parte superiore a mo’ di imbuto, e versare all’interno un mix formato da 1/3 di birra, 1/3 di vino bianco (che allontana le api) e 1/3 di sciroppo rosso zuccherino.

Il forte odore di questa miscela attira efficacemente i calabroni, ma per evitare di intrappolare insetti innocui è fondamentale praticare dei fori da 5 a 7 mm nella bottiglia, così che i più piccoli possano uscire senza difficoltà. Queste trappole vanno posizionate vicino a zone sensibili come orti, alberi da frutto o aree relax. Sono un modo selettivo e rispettoso per controllare la presenza dei calabroni asiatici e proteggere allo stesso tempo la biodiversità del giardino.

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Fonte: NIH

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