Astrofisica: se non fosse accaduta questa combinazione, oggi le giornate durerebbero 60 ore!

Circa 4,5 miliardi di anni fa, la Terra ruotava molto più velocemente di oggi. A quel tempo, una giornata durava appena 10 ore. Questo era dovuto alla formazione della Luna, probabilmente nata da una violenta collisione tra la Terra primordiale e un pianeta delle dimensioni di Marte chiamato Theia. In quel periodo, la Luna era...

Mar 16, 2025 - 08:42
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Astrofisica: se non fosse accaduta questa combinazione, oggi le giornate durerebbero 60 ore!

Circa 4,5 miliardi di anni fa, la Terra ruotava molto più velocemente di oggi. A quel tempo, una giornata durava appena 10 ore. Questo era dovuto alla formazione della Luna, probabilmente nata da una violenta collisione tra la Terra primordiale e un pianeta delle dimensioni di Marte chiamato Theia. In quel periodo, la Luna era molto più vicina al nostro pianeta, a soli 22.500 chilometri di distanza, ovvero 17 volte più vicina rispetto a oggi.

Col passare dei millenni, la Luna si è progressivamente allontanata dalla Terra, rallentandone la rotazione. Questo fenomeno avrebbe dovuto portare a giornate molto più lunghe di 24 ore. In teoria, oggi una giornata terrestre dovrebbe durare circa 60 ore o più. Tuttavia, un’inaspettata fase di equilibrio tra le forze gravitazionali del Sole e della Luna ha temporaneamente bloccato questo rallentamento per un periodo di un miliardo di anni.

Il mistero del “noioso miliardo”

Secondo uno studio pubblicato su Science Advances, un team di astrofisici dell’Università di Toronto ha scoperto che tra due miliardi e 600 milioni di anni fa, la lunghezza del giorno terrestre è rimasta bloccata a 19,5 ore. Il motivo? Un’inaspettata compensazione tra le maree lunari e le maree atmosferiche generate dal Sole.

Normalmente, l’attrazione gravitazionale della Luna esercita una forza frenante sulla Terra: le maree oceaniche create dal nostro satellite generano attrito con il fondale marino, agendo come un freno naturale sulla rotazione del pianeta. Il Sole, invece, crea un altro tipo di marea, quella atmosferica, che tende ad accelerare la rotazione terrestre anziché rallentarla.

Per la maggior parte della storia del nostro pianeta, la forza della Luna ha prevalso, determinando un progressivo allungamento della durata del giorno. Tuttavia, circa due miliardi di anni fa, le cose hanno preso una piega diversa: il riscaldamento globale naturale e un fenomeno noto come risonanza atmosferica hanno fatto sì che la marea solare e quella lunare si bilanciassero perfettamente. Il risultato è stato un blocco temporaneo del rallentamento della rotazione terrestre, che ha mantenuto stabile la durata del giorno per un miliardo di anni.

Il ritorno alla normalità

Questa fase di equilibrio è terminata circa 600 milioni di anni fa, quando le due forze mareali sono tornate a essere sfasate. La Luna ha ripreso il suo effetto frenante sulla Terra, portandoci alla durata del giorno attuale di 24 ore. Tuttavia, oggi le maree termiche generate dal Sole impiegano 22,8 ore per completare un ciclo intorno al pianeta, un valore che indica che il rallentamento terrestre è ancora in corso.

In futuro, potremmo assistere nuovamente a un bilanciamento tra le forze gravitazionali del Sole e della Luna? Secondo Norman Murray, astrofisico dell’Università di Toronto, la risposta è no, almeno non nel breve periodo.

Il motivo principale è il riscaldamento globale: l’aumento delle temperature terrestri sta alterando la frequenza di risonanza dell’atmosfera, rendendo sempre più difficile una nuova sincronizzazione tra le maree solari e lunari. Di conseguenza, la lunghezza del giorno continuerà ad aumentare più rapidamente del previsto, come spiegato da Murray:

Aumentando la temperatura terrestre con il riscaldamento globale, stiamo spostando la frequenza di risonanza atmosferica, riducendo l’effetto del Sole sulla rotazione della Terra. Di conseguenza, il giorno terrestre si allungherà più rapidamente di quanto sarebbe avvenuto naturalmente.

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Fonte: Science Advances

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