Apple, class action contro il ritardo di Apple Intelligence: pubblicità ingannevole

Intentata una class action in California

Mar 21, 2025 - 09:47
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Apple, class action contro il ritardo di Apple Intelligence: pubblicità ingannevole

Apple è stata citata in giudizio con un'azione legale collettiva depositata presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti di San Jose. Al centro della controversia, le promesse fatte in fase di lancio della suite "Apple Intelligence", la nuova piattaforma di intelligenza artificiale annunciata a giugno 2024 e destinata — secondo l'azienda — a rivoluzionare l'esperienza d'uso degli iPhone 16. Secondo l'accusa, queste promesse si sarebbero rivelate "non solo premature, ma del tutto fuorvianti".

LE ACCUSE: PUBBLICITÀ INGANNEVOLE E CONCORRENZA SLEALE

Il querelante principale, Peter Landsheft, residente a San Diego, ha acquistato un iPhone 16 Pro Max nell'ottobre del 2024, convinto dalle "massicce campagne pubblicitarie" che promettevano un assistente Siri potenziato e una serie di funzionalità AI "trasformative". Tuttavia, Apple ha recentemente ammesso che molte di queste funzionalità non solo non erano disponibili al momento del lancio, ma potrebbero non arrivare prima del 2026 — "ammesso che vengano mai rilasciate".

Nella denuncia, lo studio legale Clarkson Law Firm, noto per aver già avviato azioni legali contro Google e OpenAI in merito alle loro pratiche nel campo dell’intelligenza artificiale, descrive la strategia promozionale di Apple come "una campagna pervasiva e ingannevole" progettata per spingere i consumatori ad acquistare nuovi dispositivi a un prezzo premium, facendo leva sull'hype globale per l'intelligenza artificiale. Si cita una serie di affermazioni pubblicitarie che attribuivano ai nuovi iPhone capacità avanzate, come un Siri capace di recuperare informazioni contestuali da messaggi, email e app di terze parti — caratteristiche che, ad oggi, non esistono nei dispositivi venduti.


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