Anche il solare nel nuovo piano Ue sull’agricoltura

La Commissione europea ha presentato la sua “Vision for Agriculture and Food” (link in basso), per definire le proprie ambizioni sul futuro dell’agricoltura e dell’alimentazione in Europa. Una tabella di marcia che, nelle intenzioni di Bruxelles, dovrebbe gettare le basi per un sistema agroalimentare “attraente, competitivo, resiliente, orientato al futuro ed equo per le attuali […] The post Anche il solare nel nuovo piano Ue sull’agricoltura first appeared on QualEnergia.it.

Feb 20, 2025 - 14:56
 0
Anche il solare nel nuovo piano Ue sull’agricoltura

La Commissione europea ha presentato la sua “Vision for Agriculture and Food” (link in basso), per definire le proprie ambizioni sul futuro dell’agricoltura e dell’alimentazione in Europa. Una tabella di marcia che, nelle intenzioni di Bruxelles, dovrebbe gettare le basi per un sistema agroalimentare “attraente, competitivo, resiliente, orientato al futuro ed equo per le attuali e future generazioni di agricoltori e operatori agroalimentari”.

Questi obiettivi passano anche per l’implementazione di impianti rinnovabili, su tutti il fotovoltaico. Per la prima volta in un documento del genere, l’Ue riconosce il ruolo di questa fonte nel migliorare la sicurezza energetica, decarbonizzare il settore e integrare il reddito degli agricoltori.

Il settore agricolo europeo è descritto come cruciale nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. “La visione riconosce la necessità di conciliare l’azione per il clima con la sicurezza alimentare e le sfide specifiche affrontate dal settore”, spiega la Commissione Ue in una nota, aggiungendo che gli agricoltori “dovrebbero essere premiati per l’adozione di pratiche rispettose della natura”.

Una nuova fonte di reddito

“Stanno emergendo nuove opportunità di fonti di reddito complementari per gli agricoltori – si legge – grazie a un’economia climaticamente neutrale e positiva per la natura”. Tra queste, si cita appunto “la produzione di energia rinnovabile, una strada che aumenta la sicurezza energetica, riduce le emissioni di gas serra e offre agli agricoltori e ai silvicoltori ulteriori prospettive di reddito e di innovazione”.

Gli agricoltori “non solo dovrebbero essere ancora più efficienti dal punto di vista energetico, ad esempio con pannelli solari, impianti eolici e produzione di biogas, ma anche essere in grado di fornire i loro prodotti energetici al mercato, anche attraverso le comunità energetiche”.

Il documento cita anche il carbon farming, insieme di pratiche agricole e forestali che mirano a sequestrare il carbonio atmosferico nel suolo e nella biomassa, come ulteriore fonte di reddito.

Il regolamento Carbon Removals and Carbon Farming (Crcf) ha creato il primo quadro volontario a livello europeo per certificare le rimozioni di carbonio e il relativo stoccaggio in tutta Europa, e sono attualmente in fase di sviluppo metodologie di certificazione per monitorare, segnalare e verificare in modo affidabile le rimozioni di carbonio, la riduzione delle emissioni nel suolo e i benefici per la biodiversità.

I benefici dell’agrisolare

Quanto al riconoscimento del solare fotovoltaico come fattore complementare all’agricoltura, si tratta di un “momento storico”, commenta SolarPower Europe (SPE).

E forse anche tardivo. L’agrivoltaico è infatti un concetto collaudato in tutta Europa, con oltre 200 progetti operativi ad oggi per una capacità superiore a 2,8 GW, quantifica l’associazione. L’ integrazione solare aumenta la resilienza climatica fornendo ombra mobile, riducendo l’uso di acqua, rigenerando il suolo e proteggendo colture e bestiame dal calore estremo. La minore esposizione diretta al sole e al vento aiuta inoltre a preservare la qualità del terreno, si spiega.

Le linee guida di SPE sulle migliori pratiche per combinare agricoltura e generazione di energia solare sullo stesso terreno evidenziano risultati rilevanti nel supportare l’ambiente locale: un miglioramento dell’efficienza idrica del 20-30%, un aumento dello stoccaggio di carbonio nel suolo fino all’80% e un aumento della presenza di impollinatori fino al 60%.

“La Commissione dovrebbe ora trasformare questa vision in azione”, spiega SPE. “Chiediamo modifiche concrete alla Politica agricola comune dell’Ue e una guida dedicata per informare meglio gli Stati membri e diffondere i vantaggi dell’agrisolare a molti più agricoltori ed economie rurali in tutta Europa”.

The post Anche il solare nel nuovo piano Ue sull’agricoltura first appeared on QualEnergia.it.