Allarme acque inquinate. Ultimi monitoraggi di Source International sui corsi delle Apuane

Un progetto partecipativo che ha coinvolto 5 associazioni e 35 cittadini

Mag 3, 2025 - 04:23
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Allarme acque inquinate. Ultimi monitoraggi di Source International sui corsi delle Apuane

Ultimo mese per la seconda fase del progetto di monitoraggio partecipativo sull’inquinamento delle acque delle Alpi Apuane lanciato da Source International, un’organizzazione no-profit fondata nel 2012 con l’obiettivo di supportare comunità locali, in particolare nei contesti più vulnerabili, nella difesa dei propri diritti ambientali e umani. E’ la naturale prosecuzione dell’Osservatorio cittadino delle Acque Apuane (realizzato da Source International nel 2023), che ha visto la partecipazione di 35 cittadini e 5 associazioni locali, con attività di formazione, monitoraggio e sensibilizzazione. La nuova fase prevede il potenziamento della raccolta dati, anche grazie a una piattaforma online accessibile a tutti, e l’estensione del monitoraggio al bacino del fiume Versilia. Questo progetto è sostenuto con i fondi otto per mille della Chiesa Valdese.

Perché le Alpi Apuane? "Sono un territorio di straordinaria bellezza e biodiversità – sottolineano gli organizzatori – ma anche uno dei più colpiti dall’estrattivismo intensivo del marmo, che per anni ha distrutto e alterato in maniera irreversibile l’intera catena montuosa. Il florido reticolo idrogeologico è stato notevolmente amputato e i corsi d’acqua – superficiali e ipogei – risultano contaminati da varie sostanze, prima fra tutte la marmettola, una polvere di marmo, risultante dall’estrazione, dalla lavorazione e dalla segagione del materiale. Le problematiche legate alla presenza della marmettola in ambiente sono molte, tra esse ricordiamo che la sua presenza imbianca le acque, modificando l’estetica naturale e rendendo evidente l’inquinamento; sigilla i letti dei fiumi, impedendo la corretta infiltrazione dell’acqua e alterando il ciclo idrico naturale; modifica l’ambiente fluviale, con impatti devastanti sulla flora e fauna acquatica; e compromette la qualità ecosistemica dei luoghi, minacciando la biodiversità e riducendo le risorse per le comunità locali".

Gli ultimi due eventi aperti alla cittadinanza sono in programma oggi e il 29 maggio. Oggi ultima uscita di monitoraggio sul campo. "Ci incontreremo alle 9:30 a Ripa per una giornata all’insegna della ’citizen science’ per valutare la qualità delle acque con semplici strumenti da campo e riflettere sugli impatti dell’industria estrattiva marmifera sull’ambiente e sulla società". Evento pubblico finale Il 29 maggio, all’università di Pisa, per presentare i risultati del percorso di monitoraggio partecipativo, illustrare i metodi e gli strumenti utilizzati e approfondire il tema dell’estrattivismo nelle Alpi Apuane. Sarà un’occasione per conoscere da vicino come la ’citizen science’ può diventare uno strumento concreto di tutela ambientale e promozione della giustizia ambientale.