Alibaba sfida Nvidia: utilizzati chip più economici per modelli di AI

Il gruppo guidato da Jack Ma starebbe sviluppando un modello di intelligenza artificiale basato su chip prodotti in Cina con l’obiettivo di essere sempre più indipendenti da quelli provenienti dalle società statunitensi.

Mar 25, 2025 - 13:10
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Alibaba sfida Nvidia: utilizzati chip più economici per modelli di AI

La Cina è sempre più impegnata a cercare di fare a meno dei prodotti provenienti dall’estero e questa volta sarebbe sceso in campo Jack Ma con la sua Ant Group, società affiliata del conglomerato Alibaba.

Secondo indiscrezioni pubblicate da Bloomberg, Alibaba starebbe fornendo chip prodotti nel Paese asiatico per sviluppare modelli di intelligenza artificiale che presentano costi di elaborazione inferiori del 20%, con risultati simili a quelli ottenuti dai chip Nvidia H800, ossia quelli su cui la Cina ha ricevuto il divieto di utilizzo da parte degli Stati Uniti. L'azienda prevede di sfruttare la recente svolta nei grandi modelli linguistici che ha sviluppato, Ling-Plus e Ling-Lite, per soluzioni di AI industriale, tra cui sanità e finanza.

Per quanto riguarda i costi, Ant ha parlato di circa 6,35 milioni di yuan (880 mila dollari) per addestrare 1 trilione di token utilizzando hardware ad alte prestazioni, ma il suo approccio ottimizzato ridurrebbe tale cifra a 5,1 milioni di yuan utilizzando hardware con specifiche inferiori.

Il gruppo, però, non avrebbe ancora rinunciato completamente ai prodotti di Nvidia, ma l’obiettivo è resta quello di non essere più dipendente e affidarsi maggiormente alle alternative cinesi o a quelli prodotti da Advanced Micro Devices.

La guerra dei chip, innescata da Washington con i divieti imposti al fine di limitare l'accesso delle aziende cinesi ai semiconduttori Nvidia più avanzati per i modelli AI, ha mostrato una rapida capacità di Pechino di riadattarsi. Ant aveva pubblicato un documento di ricerca questo mese in cui affermava che i suoi modelli a volte hanno superato Meta Platforms in alcuni indicatori e, nel caso in cui questi dovessero funzionare come annunciato, le sue piattaforme potrebbero segnare un altro passo avanti per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale cinese riducendone i costi.

“Il documento di Ant Group evidenzia la crescente innovazione e il ritmo accelerato del progresso tecnologico nel settore dell'intelligenza artificiale in Cina”, sottolinea Robert Lea, analista senior di BI, aggiungendo che “se confermata, evidenzia come la Cina sia sulla buona strada per diventare autosufficiente nell'AI, poiché il Paese si rivolge a modelli efficienti e a basso costo, per aggirare i controlli sulle esportazioni sui chip Nvidia”.

La strategia di Ant e Alibaba di proseguire sulla strada della riduzione dei costi sembra andare controcorrente rispetto a quanto previsto dall’amministratore delegato di Nvidia, Jensen Huang.

Secondo il manager, la domanda di chip per l’AI è destinata ad aumentare con l’avvento di modelli più efficienti come R1 di DeepSeek, in quanto le aziende avranno bisogno di chip migliori per generare più entrate ma non di modelli più economici per tagliare i costi.

Nvidia, dunque, resta fedele ad una strategia di costruzione di potenti GPU con maggiore potenza di elaborazione e capacità di memoria superiore.