Aggredite dai militanti: "Vernice contro di noi. Erano dei centri sociali"
Novoli, denuncia di due attiviste di Azione universitaria

Aggredite, minacciate e offese per il solo motivo di militare per una formazione politica diversa. Lo denunciano due studentesse del polo sociale di Novoli, militanti di Azione universitaria, lista di centrodestra, che a pelo hanno scansato un lancio di oggetti diretto a loro da parte di altri ragazzi della galassia dell’ultrasinistra, tra cui un barattolo di vernice le cui tracce rosse sull’asfalto rimangono a testimonianza della violenza.
Un clima pesante, quello che si respira durante questa campagna per le elezioni universitarie del 14-15 maggio, che rimanda al periodi bui. "Eravamo nella nostra sede in D4 e abbiamo sentito dei rumori sospetti alla finestra – raccontano le due giovani – Ci siamo affacciate e abbiamo visto un ragazzo e una ragazza dei centri sociali che stavano tirando il manifesto che avevamo appeso per la campagna elettorale: glielo abbiamo impedito e lo abbiamo recuperato". Gli avversari non l’hanno presa bene: "Ci hanno insultato con offese sessiste ed etichettate come fasciste – continuano –. Poi il ragazzo ha iniziato a lanciarci oggetti addosso: un rotolo di scotch e della vernice rossa. Ha lanciato anche la latta della vernice: meno male abbiamo avuto prontezza di riflessi di chiudere la finestra, perché se ci avesse colpito avrebbe potuto fare molto male. Senza contare il deturpamento di un bene pubblico, visto l’imbrattamento della strada".
"Il loro intento era di impedirci di fare campagna elettorale, con la violenza, miravano a noi – dicono ancora scosse – È la normale prassi delle loro contestazioni. Il polo di Novoli è il polo della legalità, ma evidentemente loro non sanno cosa sia. Ma la cosa che fa più male è le altre liste non hanno mostrato nessuna solidarietà. Dove sta la democrazia? È inaccettabile che questa cosa passi inosservata".
Ma Au non si farà intimidire, promettono i dirigenti Lo Siggiu e Scardino: "Sono i soliti violenti che conoscono solo odio e prepotenza. Pensando di farci paura, sperano di toglierci la parola e usano la violenza per farci smettere di portare avanti le nostre battaglie. Non ci riusciranno: né ora, né mai. La rettrice prenda immediati provvedimenti contro questi violenti che frequentano l’Università per fare di tutto fuorché studiare e le altre liste universitarie condannino fermamente l’accaduto".
Interviene anche il consigliere comunale FdI Giovanni Gandolfo: "Urla esagitate, insulti e minacce quotidiane: è quello che è costretto a subire chi, diversamente da loro, in Ateneo ci va per studiare". "Chi usa la violenza e chi occupa abusivamente deve stare fuori dall’università: il Rettore Petrucci condanni l’accaduto e cacci i violenti", sollecita.
C.C.