8 marzo, Lagarde: “Educazione finanziaria donne cruciale per stabilità e sviluppo dell’Europa”
Nel corso di un panel organizzato dalla Bce in vista della Giornata internazionale delle donne, il governatore di Bankitalia Fabio Panetta ha sottolineato che "Il problema dell'educazione finanziaria delle donne è sintomo di una questione più ampia: la loro condizione lavorativa" L'articolo 8 marzo, Lagarde: “Educazione finanziaria donne cruciale per stabilità e sviluppo dell’Europa” proviene da FIRSTonline.


“Migliorare l’alfabetizzazione finanziaria femminile non è solo una questione di equità di genere, ma anche una necessità economica per la stabilità e lo sviluppo dell’Europa”. Lo ha detto a chiare lettere la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo a un evento dedicato alla giornata internazionale delle donne organizzato a Francoforte dalla Banca centrale europea. Un panel a cui hanno partecipato anche il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, la presidente della Vigilanza bancaria della Bce Claudia Buch, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, il governatore della Banca centrale dei Paesi Bassi, Klaas Knot, e la professoressa della Stanford University, Annamaria Lusardi.
Lagarde: “Educazione finanziaria delle donne cruciale per la stabilità europea”
Di passi avanti ne sono stati fatti parecchi, ma molti ancora ne serviranno per arrivare a quella parità di genere che oggi, a conti fatti, sembra ancora un’utopia e che invece sarebbe fondamentale per la crescita dell’Europa in un periodo tanto delicato come quello che stiamo vivendo. “L’educazione finanziaria delle donne rappresenta un tema di importanza cruciale per diverse ragioni economiche e sociali ma è anche importante per il conseguimento del mandato Bce sulla stabilità dei prezzi”, ha detto Lagarde nel corso del panel organizzato a Francoforte.
Come emerso da un’indagine condotta dalla stessa Bce, il 60% delle persone in Europa con scarse competenze finanziarie sono donne, con un divario di genere del 20%. Inoltre, le donne sono meno propense a risparmiare per le emergenze, il che le espone a una maggiore vulnerabilità economica. “Questa situazione ha un impatto diretto sulle politiche della Bce – ha detto Lagarde – in particolare su due fronti: la stabilità dei prezzi e la produttività”. Il motivo è presto detto: “la comprensione dell’inflazione e delle aspettative inflazionistiche è essenziale affinché le politiche monetarie siano efficaci”. “Se una parte significativa della popolazione non ha le competenze necessarie per valutare questi aspetti, il lavoro della Bce diventa più complesso”, ha aggiunto la numero uno della Banca Centrale Europea.
A cascata, arrivano altri effetti che riguardano tutti. La financial literacy, per esempio, influisce sulla capacità di investire in strumenti finanziari, cruciali per finanziare investimenti strategici in Europa, come la difesa e le infrastrutture. Se metà della popolazione ha un accesso limitato a tali strumenti, vi è un freno alla crescita economica e alla competitività. “Per questo motivo, migliorare l’alfabetizzazione finanziaria femminile non è solo una questione di equità di genere, ma anche una necessità economica per la stabilità e lo sviluppo dell’Europa”, ha concluso Lagarde.
Panetta: “Educazione finanziaria donne legata a condizione lavorativa”
“Il problema dell’educazione finanziaria delle donne è in realtà il sintomo di una questione più ampia: la condizione lavorativa delle donne”. Questa l’opinione del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, secondo cui “Quando sono occupate, gestiscono il proprio stipendio, aprono conti bancari e si confrontano con decisioni economiche, il che contribuisce a ridurre il divario con gli uomini”, ha affermato il numero uno di via Nazionale.
Per affrontare questo problema, la Banca d’Italia ha adottato un approccio basato su tre pilastri: analisi dei dati per identificare i gruppi più vulnerabili, approcci mirati per rispondere alle diverse esigenze delle categorie svantaggiate, valutazione dell’impatto per migliorare continuamente le strategie adottate. E anche un approccio più “pop”, seppur con una attitudine scientifica. Non a caso, uno degli strumenti più efficaci è stata la collaborazione con la Rai, che ha permesso di diffondere contenuti educativi attraverso programmi televisivi trasmessi in fasce orarie strategiche. “Nel 2024, questa iniziativa ha raggiunto 7 milioni di italiani, pari al 15% della popolazione, migliorando la financial literacy di 10 punti percentuali, con un impatto particolarmente positivo sulle donne”, ha spiegato Panetta. Il governatore ha poi illustrato le iniziative di Palazzo Koch, che da oltre un decennio si impegna nel miglioramento dell’educazione finanziaria. Tra i programmi più rilevanti c’è “Le donne contano”, una piattaforma interattiva progettata per ridurre il divario di genere nelle competenze finanziarie.