4,5 milioni di nuovi alberi in 13 città italiane, parte il progetto del Mase “RiforestAzione”

Il Mase ha lanciato una nuova iniziativa che punta a realizzare 4.500 ettari di nuove foreste in 13 città metropolitane italiane, cambiandole per sempre. Quali sono le città coinvolte

Mar 17, 2025 - 22:21
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4,5 milioni di nuovi alberi in 13 città italiane, parte il progetto del Mase “RiforestAzione”

Città più vivibili, sostenibili, resilienti e nature-based: il futuro dei luoghi in cui vivremo è racchiuso in queste parole. Le nostre città devono imparare a diventare green e smart, sia per l’ambiente che per le persone che ci vivono, per migliorare la qualità dell’aria e delle altre risorse e la nostra salute. In questo quadro si inserisce “RiforestAzione”, la nuova iniziativa lanciata dal Mase dedicata alla promozione della valorizzazione del verde urbano ed extraurbano.

Realizzato in collaborazione con Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas, l’idea è semplice: sfruttare la straordinaria potenza degli alberi, in grado di mitigare l’inquinamento atmosferico e acustico, preservare la biodiversità e ridurre i consumi energetici, oltre che migliorare il paesaggio urbano.

Cosa prevede il piano

Il progetto riguarda 13 città metropolitane d’Italia, che rientrano nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del Pnrr. Il Piano nazionale di resilienza è a sua volta parte del programma Next Generation EU, il progetto Ue da 750 miliardi di euro che ha l’obiettivo di rilanciare l’economia europea in seguito alla pandemia e renderla più sostenibile e digitale.

“RiforestAzione” mette in campo 210 milioni di euro per la tutela e la valorizzazione del verde urbano ed extraurbano. L’obiettivo è arrivare a piantare 4,5 milioni di alberi e arbusti, creando 4.500 ettari di nuove foreste e trapiantando almeno 3,5 milioni di alberi nella loro destinazione finale.

Come? Attraverso un ampio programma di interventi, che raccoglie la sfida del piano EU forest strategy for 2030 dedicato al rafforzamento delle foreste continentali e che ambisce ad aggiungere 3 miliardi di alberi entro il 2030.

Quali città cambieranno faccia

Il piano prevede di piantare nuovi alberi e arbusti in 13 città in cui risiedono più di 21 milioni di persone e la cui estensione complessiva è pari a oltre il 15% del territorio nazionale:

  • Torino;
  • Genova;
  • Milano;
  • Venezia;
  • Firenze;
  • Roma;
  • Napoli;
  • Bari;
  • Reggio di Calabria;
  • Palermo;
  • Messina;
  • Catania;
  • Cagliari.

L’obiettivo del governo Meloni, almeno sulla carta, è completare entro il 2026 le operazioni di trapianto di semi e piante per almeno 3 milioni e mezzo di alberi e arbusti. E arrivare a creare una rete di corridoi ecologici che colleghino le aree verdi esistenti, favorendo la mobilità della fauna e la dispersione dei semi.

Quali vantaggi hanno gli alberi in città

Si sa che gli alberi rappresentano una preziosa fonte di ossigeno e aiutano a migliorare la qualità dell’aria, assorbendo CO2 e sostanze inquinanti, così come contribuiscono a ridurre la temperatura addirittura fino a 8°C, il che significa impattare direttamente anche sui consumi di famiglie e imprese, riducendo l’uso dei climatizzatori in estate e garantendo aria più sana tutto l’anno.

Tra gli alberi più “amici” dell’ambiente, per contenere l’inquinamento in città, ci sono l’acero riccio, la betulla, il cerro, il cipresso, gli abeti e i pini marittimi, ma anche piante antichissime come il ginkgo biloba e il bagolaro. Poi ce ne sono alcuni che riescono ad assorbire una maggiore quantità di inquinanti se vengono posti lungo le strade più trafficate, anziché in parchi e giardini.

D’altronde, gli italiani amano la natura e l’idea di riconnettersi con gli elementi naturali, soprattutto in città. Nella prima ricerca dedicata al progetto del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini sostenibili degli italiani sviluppato insieme a Nielsen IQ, emerge che, per l’83% degli intervistati, l’aumento degli spazi con alberi e arbusti è necessario, e per il 90% le aree verdi sono fondamentali per il proprio benessere psicofisico, mentre per l’87% gli interventi di riqualificazione sono un fattore che aiuta a migliorare la città.